di Franco Metta
Si scrive PNRR ma si legge Next Generation EU. Ovvero agire concretamente in funzione delle prossime generazioni, per fare in modo anche di risollevare l’indice di natalità italiano, sceso a livelli particolarmente critici. La ripresa non può che passare da qui.
L’anno scorso lo Stato si è fatto garante di prestiti concessi alle imprese. Ora sarebbe pronto a farsi garante anche di prestiti, nello specifico il 100% dei mutui prima casa, concessi ai giovani under 35 che non possono offrire in cambio alcuna garanzia e nemmeno dispongono di liquidità sufficiente per coprire l’anticipo.
Il Presidente del Consiglio Mario Draghi nel suo intervento in Parlamento ha fatto riferimento alle risorse significative previste dal Pnrr per il potenziamento della rete degli asili nido e all’edilizia sociale. “Un welfare adeguato, casa e lavoro sicuro – ha fatto notare - sono i fattori decisivi per mettere i giovani in condizione di formare una famiglia”.
“In un decreto di imminente approvazione – ha inoltre affermato Draghi - sono previste altre risorse per aiutare i giovani a contrarre mutui per acquistare una casa, ma sarà possibile non pagare un anticipo grazie a una garanzia statale appositamente rivolta ai giovani”.
Al momento esiste il Fondo di garanzia, istituito nel 2013 e gestito da Consap che adotta criteri di selezione prioritaria per:
- giovani coppie (dove almeno uno dei due componenti non abbia superato i 35 anni);
- nuclei familiari monogenitoriali con figli minori;
- giovani di età inferiore ai 35 anni titolari di un rapporto di lavoro atipico;
- conduttori di alloggi di proprietà degli IACP, comunque denominati
E copre con la garanzia statale fino al 50% della quota capitale in essere sui finanziamenti di acquisto e ristrutturazione e accrescimento dell'efficienza energetica di unità immobiliari.