“Ritengo indispensabile e urgente che si raggiunga un accordo per rendere operativo l’allungamento della durata dei mutui a tasso variabile così da limitare l’impatto, talvolta insostenibile, dell’incremento delle rate a carico delle famiglie”. Lo ha detto il 5 luglio scorso il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti all’Assemblea dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI).
Rivolgendosi alla platea dei bancari italiani, il ministro ha confermato la massima attenzione del Governo per individuare una soluzione che dia sollievo a famiglie e imprese che si trovano in difficoltà con le rate dei mutui. Negli ultimi mesi i mutui a tasso variabile hanno toccato valori del +50% rispetto al periodo precedente al rialzo dei tassi della BCE.
L'iniziativa dell'ABI
Il 19 luglio l'ABI ha annunciato di aver diffuso “una lettera circolare per promuovere l’adozione da parte dei propri associati di misure in favore delle famiglie con mutui a tasso variabile senza cap, al fine di attenuare gli impatti dell’incremento dei tassi d’interesse sull’importo delle rate”.
Tali misure potrebbero consistere nell’allungamento del piano di ammortamento dei finanziamenti per l’acquisto della prima casa, e nell’ampliamento della platea dei beneficiari della rinegoziazione dei contratti di mutuo ipotecario, introdotta dall’art.1, comma 322, della Legge 29 dicembre 2022, n. 197 (ad esempio, ammettendo alla misura anche soggetti con reddito ISEE o con mutui di importo più elevato rispetto a quanto previsto dalla legge). Inoltre, un'altra misura consiste nell'ulteriore diffusione della conoscenza presso la propria clientela della possibilità di ricorrere al Fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto della prima casa (cosiddetto Fondo Gasparrini), al fine di sospendere – al verificarsi di specifici eventi – il pagamento delle rate del finanziamento.
Misure su richiesta
Le misure anzidette “saranno realizzate su richiesta e d’intesa con coloro che hanno scelto di sottoscrivere un mutuo a tasso variabile, senza nuovi oneri, secondo le possibilità operative delle singole banche e compatibilmente con i limiti imposti dalla regolamentazione europea e le condizioni anagrafiche dei soggetti beneficiari”, precisa l'ABI.
Le banche e gli intermediari finanziari che intendono aderire all’iniziativa lo comunicano: (i) alla clientela attraverso i propri siti internet e/o l’affissione nelle filiali di specifici avvisi (ii) all’ABI – che pubblicherà l’elenco dei soggetti aderenti sul proprio sito internet (www.abi.it).
Ciascuna banca o intermediario finanziario aderente all’iniziativa potrà offrire alla propria clientela condizioni migliorative rispetto a quelle indicate in precedenza, ovvero adottare ulteriori misure per affrontare gli impatti dell’incremento dei tassi di interesse sui mutui a tasso variabile.
L’ABI sottolinea nella circolare che, data la rilevanza dell’iniziativa, è fondamentale un’ampia e tempestiva adesione da parte del mondo bancario e finanziario.
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