Il Leibniz Institute for New Materials di Saarbrücken, in Germania, ha sviluppato un nanorivestimento con proprietà antiadesive, anticorrosive e antimicrobiche per scambiatori di calore. Sviluppato inizialmente per il settore alimentare, dove gli scambiatori di calore devono necessariamente essere puliti a intervalli regolari per garantirne la sanificazione, cosa che li usura facilmente, l’innovativo rivestimenti può trovare applicazione anche in altri settori, come quello della climatizzazione o della purificazione dell’acqua.
I ricercatori, per ottenere le proprietà antiadesive, hanno aggiunto al rivestimento dei composti idrofobici simili al teflon, che limitano la formazione di qualsiasi biofilm e consentono ai residui di scivolare più facilmente evitando di intasare i canali degli scambiatori.
Rame colloidale per impedire il ristagno di microbi e funghi
?Il rivestimento funge anche da barriera di diffusione, evitando fenomeni di corrosione provocati dai detergenti particolarmente aggressivi. Al rivestimento è stato aggiunto anche del rame colloidale di modo da impedire la formazione e il ristagno di microbi, batteri e funghi.
??"Sfruttando la nanotecnologia siamo riusciti a mantenere la vernice chimicamente stabile- ha spiegato Carsten Becker-Willinger, a capo della ricerca- Altrimenti la vernice non avrebbe sopportato le sostanze chimiche necessarie per le operazioni di pulizia.”
Resistenza meccanica
?Il rivestimento può anche essere adattato a particolari carichi meccanici dettati dalle vibrazioni a cui sono sottoposte le piastre dello scambiatore di calore, causandone delle abrasioni nei punti di contatto.
?La vernice può essere applicata utilizzando metodi standard come la spruzzatura o l’immersione e può essere utilizzata su acciaio inossidabile, acciaio, titanio o alluminio.