Cromaticamente, il rivestimento dell'edificio riprende, con le sue tonalità di grigio, i colori del Monte Resegone, che ne costituisce un'invidiabile quinta.?Il complesso è formato da tre elevazioni fuori terra e da una interrata; al piano terra trovano posto la zona accoglienza, una saletta riunioni e un’ area adibita ad ufficio open space, distribuiti attorno alla corte interna. Un corpo di collegamento assicura la comunicazione con la villa storica preesistente attraverso la terrazza superiore. Al primo piano sono collocati tre ulteriori uffici, con affacci sulla corte interna, sul tetto giardino e sul fronte est, oltre ad una piccola sala riunioni. Al secondo piano si trovano l'ufficio direzionale e la sala riunioni principale, la quale è collocata in un volume aggettante rispetto al corpo dell'edificio. Il piano interrato è infine adibito a parcheggio per autovetture, per uno sviluppo totale, insieme agli altri livelli, di 1.120 m2.
Ad eccezione del piano interrato e del blocco dei collegamenti verticali in calcestruzzo armato, l'intero edificio presenta scheletro portante in acciaio, in modo da assecondare le complessità derivanti dalle ottimizzazioni geometriche legate al risparmio energetico ed alle scelte architettoniche dei progettisti.
L'acciaio impiegato è del tipo S235 per piastre, tubolari e angolari, mentre per i profili ad anima piena è stato utilizzato acciaio di grado S275. Per i pilastri si hanno prevalentemente profili HEB 240, mentre per le travi si passa da elementi HEB 160 a sezioni del tipo HEB 400, in funzione di luci e carichi di esercizio. Per i controventi, ove necessari, si è fatto ricorso a profili UPN 180. Tutte le strutture sono state protette mediante zincatura a caldo.
Solai predalles sono stati impiegati per separare i garage dai livelli fuori terra, mentre solai in lamiera grecata in acciaio con getto collaborante sono stati utilizzati per i restanti orizzontamenti.
Le strategie energetiche adottate per l’intervento sono state molteplici: si va da un'accurata disposizione delle vetrature per lo sfruttamento della radiazione solare alla realizzazione di un involucro stratificato a secco iperisolato.?I serramenti a taglio termico, inoltre, si integrano con una serie di schermature fisse e mobili controllate da un sistema di “building automation”.?In questo modo, l'edificio ha ricevuto la classificazione energetica A+ CENED, con un fabbisogno (Eph) pari a 2,96 kWh/m3 anno.