Quando la città di Venlo, nei Paesi Bassi, ha deciso di diventare la prima regione al mondo ad adottare pienamente i principi Cradle to Cradle (C2C, in italiano 'dalla culla alla culla'), un approccio alla progettazione che consiste nell'adattare modelli industriali alla natura, in un'ottica di totale compatibilità ambientale, è sembrato giusto che il municipio fosse l'edificio più rappresentativo di questo principio.
Una parete verde che cattura il 30% delle particelle inquinanti
Progettato dallo studio Kraaijvanger Architects, il municipio di Venlo presenta una sorprendente facciata trasparente inghiottita da un enorme muro verde. Realizzato con oltre 100 piante diverse, il muro vivente di quasi 2mila mq è tra i più grandi al mondo e assorbe il 30% delle particelle inquinanti presenti in atmosfera.
Situato sulla sponda orientale del fiume Mosa, il municipio di Venlo comprende uffici, una piazza, una sala pubblica, uno spazio espositivo, sale riunioni e un garage con parcheggio per biciclette. Il nuovo edificio, completato nel 2016, ospita alcuni servizi che erano stati precedentemente distribuiti in tutta la città. L'illuminazione naturale, la presenza di verde e la disponibilità di spazi di lavoro flessibili ha contribuito a creare uno spazio salubre e che promuovere il benessere degli occupanti.
Recupero di calore, illuminazione e ventilazione naturale
Sono tanti gli interventi progettuali che vanno in un'ottica di sostenibilità ambientale. Un pozzo centrale consente l'ingresso di luce naturale all'interno, e anche un flusso d'aria che sostituisce la necessità di utilizzare sistemi di ventilazione meccanica.
Il calore intrappolato dalla serra situata all'ultimo piano viene invece utilizzato per fornire il riscaldamento dell'edificio. L'utilizzo di acqua è ridotto al minimo e la copertura verde è dotata di un sistema di raccolta e purificazione dell'acqua grigia e piovana, riutilizzate per l'irrigazione della parete verde e per i servizi igienici.
Flessibile e a prova di futuro
L'edificio è stato realizzato, come sottolineano gli architetti, 'a prova di futuro'. Gli interni sono stati costruiti indipendentemente dalla struttura portante e possono essere trasformati in caso di esigenze diverse rispetto a quelle attuali. E soprattutto tutti i sistemi sono stati progettati in modo da poter essere sostituiti senza interventi importanti nel caso in cui dovessero esserci interessanti sviluppi tecnologici sul fronte dell'efficienza energetica.