Il 30 novembre scorso le agenzie di stampa hanno riportato un virgolettato dell’Onorevole Andrea De Bertoldi (FdI) che conferma l’impegno del Governo a lavorare sui decreti attuativi in materia di neutralità fiscale delle aggregazioni professionali.
“Le professioni liberali rappresentano un pilastro fondamentale nel sistema economico imprenditoriale italiano. Bene, quindi, ha fatto il viceministro all'Economia Maurizio Leo ad inserire nella delega fiscale la neutralità fiscale delle aggregazioni professionali, che costituiscono un necessario sviluppo della libera professione, e a prevedere la riduzione della tassazione per le Casse di previdenza che intendano investire nell'economia reale. Smentisco al riguardo quelle voci che mettevano in dubbio la reale volontà del Governo di trasferire nei decreti attuativi tali prospettive", ha dichiarato De Bertoldi.
Il commento di Fondazione Inarcassa
Il Presidente Andrea De Maio ha commentato positivamente la notizia: “Apprezziamo molto le dichiarazioni rilasciate dall’Onorevole De Bertoldi che ringraziamo per il suo costante impegno a sostegno della libera professione”.
“La neutralità fiscale delle aggregazioni professionali contenute nella delega fiscale è uno strumento fondamentale per incoraggiare la crescita e lo sviluppo della libera professione. Fondazione Inarcassa sostiene da tempo la neutralità fiscale delle operazioni di aggregazione e riorganizzazione degli studi professionali, comprese quelle riguardanti il passaggio da associazioni professionali a società tra professionisti. Dobbiamo incoraggiare questo tipo di processo per concorrere al meglio sul mercato dei servizi tecnici che oggi risponde a dinamiche, anche di carattere internazionale, caratterizzate da una sempre maggiore competitività. L’aggregazione delle competenze multidisciplinari tra i professionisti è il fattore vincente per rispondere alle esigenze del mercato, per la possibilità di condividere spese e costi, integrare competenze e conoscenze specialistiche, effettuare investimenti nella dotazione di strumenti informatici e per la facilità di accedere al credito. Pur tuttavia, secondo i dati emersi da uno studio indipendente che abbiamo promosso solo pochi mesi fa, il numero delle società tra professionisti tecnici è minimale, solo 851 nel 2022. Stiamo assistendo ad un processo di atomizzazione della realtà professionale, che si pone in contrasto con le attuali esigenze del mercato dei servizi tecnici, laddove, per la efficace messa a terra dei fondi del PNRR, vi è una forte richiesta di competenze integrate che rende fondamentale un intervento a supporto del processo aggregativo”.
Il Presidente della Fondazione Inarcassa prosegue: “In attesa dei decreti attuativi, possiamo invertire il trend e incoraggiare sin da subito le aggregazioni professionali estendendo il regime forfettario anche ai liberi professionisti soci delle StP. Occorre abolire la causa di esclusione per l’accesso al regime forfettario delle aggregazioni professionali, contenuta all’art. 1, comma 57, lettera d) della Legge n. 190/2014.
L’equiparazione fiscale tra i professionisti che svolgono l’attività in forma individuale e quelli che svolgono l’attività in forma associata consentirebbe di ridurre il rischio che il regime forfetario determini un effetto distorsivo disincentivando l’aggregazione delle attività professionali”, conclude l’ing. De Maio.