Dopo l’appello lanciato nei giorni scorsi da Fiaip a tutti gli schieramenti politici affinché si possa introdurre nel disegno di legge di conversione del decreto legge 273/2016 “Salva-banche” il divieto per le banche di esercitare, attraverso l’acquisizione di partecipazioni societarie, l’attività di intermediazione immobiliare, i senatori Vincenzo Gibiino (FI-Pdl), Presidente dell’OPMI - Osservatorio parlamentare sul mercato immobiliare e Antonio D’Alì (Fi-Pdl), hanno presentato un emendamento al quale hanno aderito tra l'altro le senatrici Serenella Fucksia (Gruppo Misto), Maria Spillabotte (PD), Camilla Fabbri (PD) e anche il senatore Piero Aiello (NCD – Cpi).
“Per noi – dichiara Paolo Righi, Presidente Nazionale della Federazione italiana agenti immobiliari professionali - è motivo di soddisfazione vedere finalmente come in modo trasversale la politica si stia muovendo per scongiurare un pericolo reale per l’intero settore immobiliare e per milioni di consumatori. Se le banche godono di aiuti di Stato, devono continuare a fare gli istituti di credito e non possono mettersi a fare le agenzie immobiliari. Il settore immobiliare - continua Righi - non deve esser dominato dall’oligopolio delle banche, ma deve poter essere concorrenziale e fornire uguali opportunità a tutti i suoi il players. Auspichiamo che altri parlamentari e altre forze politiche vogliano aderire per evitare concentrazioni anticoncorrenziali a scapito dei consumatori ed evitare i rischi paventati di conflitto di interesse nelle decisioni sui prestiti bancari”.
Secondo Fiaip è importante “tutelare la trasparenza nel mercato creditizio ed immobiliare, e porre regole certe per proibire in modo permanente alle banche di entrare nel settore dell’intermediazione immobiliare, così come fu fatto nel 2009 negli Usa con l’Omnibus Appropriations Act, firmato dall’ex Presidente Usa Barack Obama”.