La 15esima edizione del Premio Paolo Scolari - riconoscimento che UNI assegna alle persone che si sono distinte nello sviluppo e nel consolidamento dell’attività di normazione tecnica volontaria; il ruolo dell’UNI come partner della crescita socioeconomica del Paese; la visibilità, la conoscenza e il riconoscimento dell’UNI da parte della società e del mercato, in un’ottica di promozione della cultura della normazione – oggi ha premiato 3 donne su un totale di 5 vincitori.
Sovvertita quindi la maggioranza schiacciante maschile delle edizioni precedenti (in media 4 su 5 premiati): una buona notizia che anticipa la chiusura del divario in conoscenze e capacità STEM (scientifiche, tecniche, ingegneristiche e matematiche) tra uomini e donne in Italia.
Economia circolare, contrasto del bullismo e gestione della didattica a distanza, attività professionali non regolamentate, sicurezza stradale e rapporti con le istituzioni sono gli ambiti di attività nei quali i vincitori Laura Cutaia (ENEA), Virginia Kaladich (FIDAE), Giorgio Berloffa, Eros Pessina e Antonella D’Alessandro (Ministero dello Sviluppo Economico) si sono guadagnati il premio.
Queste le motivazioni:
Laura Cutaia - Per il costante impegno profuso a livello nazionale e internazionale nella definizione di un quadro tecnico-normativo completo e trasversale di un nuovo modo di intendere il sistema socioeconomico: l’economia circolare; e per la visibilità e la valorizzazione che ha saputo dare alla normazione tecnica presso molteplici portatori di interesse.
Antonella D’Alessandro (guarda il video) - Per l’impegno appassionato dedicato al riconoscimento dell’UNI e dell’attività di normazione da parte delle Istituzioni e alla strutturazione di un rapporto di collaborazione funzionale allo spirito del Decreto Legislativo 223/2017, con il fine di rafforzare la competitività delle imprese.
Virginia Kaladich (guarda il video) - Per l’impegno profuso nel dare risposte a problemi di enorme attualità e impatto sociale (come la prevenzione e il contrasto del bullismo e la gestione della didattica a distanza e mista) con uno strumento innovativo di pre-normazione come le Prassi di riferimento.
Giorgio Berloffa (guarda il video) - Per avere promosso e animato con pionieristica dedizione lo sviluppo della normazione per le attività professionali non regolamentate (contribuendo anche alla messa a punto di modelli operativi poi estesi a tutte le attività tecniche) ed essersi impegnato nella diffusione della relativa cultura in ambiti non tradizionali.
Eros Pessina (guarda il video) - Per l’impegno profuso a livello nazionale ed europeo in un settore che contribuisce significativamente alla sicurezza del traffico e delle persone (la segnaletica stradale), nonché alla diffusione di tali conoscenze sia presso gli operatori sia le organizzazioni pubbliche.
A conclusione della cerimonia – rigorosamente online - il Presidente UNI Giuseppe Rossi ha ringraziato i premiati per tutto quello che hanno fatto e continueranno a fare per la normazione invitandoli - non appena le condizioni lo permetteranno in tranquillità – a venire a trovarlo in sede per ricevere il premio.
Ha inoltre auspicato che tra i Soci partecipanti sia scattato quel meccanismo che porta a "sporcarsi le mani" con e per UNI e la normazione nell’interesse della competitività delle imprese, della qualità e sicurezza dei prodotti, della salvaguardia dell’ambiente.
Il Premio Paolo Scolari è stato voluto da un Presidente – prematuramente scomparso nel 2008 - che il mondo della normazione ricorda per la gentilezza, la competenza, la disponibilità e la natura di vero gentiluomo; un presidente che nel suo mandato ha saputo dare all’UNI il ruolo e l’equilibrio che tutto il sistema economico nazionale e internazionale oggi gli riconosce, ma soprattutto ha saputo dare slancio ed entusiasmo alla struttura, così come interesse e fiducia nei Soci e negli operatori del mercato.
La sua attenzione all'aspetto umano della normazione e la convinzione che il lavoro sia uno degli strumenti fondamentali per la realizzazione, la gratificazione personale e la pienezza sociale dell'individuo hanno precorso l’evoluzione della governance dell’Ente verso l’attuale modello improntato alla responsabilità sociale.