Riunitosi ieri giovedì 28 luglio, il Consiglio dei Ministri ha deliberato di impugnare la legge della Regione Piemonte n. 7 del 31/05/2022 “Norme di semplificazione in materia urbanistica ed edilizia”.
Secondo il Governo nazionale, la legge regionale è censurabile relativamente a numerose disposizioni, che, intervenendo sulla disciplina urbanistica ed edilizia regionale vigente, determinano la violazione di norme statali di riferimento, ponendosi così in contrasto con i principi fondamentali posti dallo Stato in materia di governo del territorio e tutela della salute, in violazione dell’articolo 117, terzo comma della Costituzione, violando altresì la competenza esclusiva dello Stato in materia di tutela dell’ambiente, dei beni culturali e del paesaggio, in contrasto con l’articolo 117, secondo comma lettera s) della Costituzione, nonché di tutela della concorrenza, di livelli essenziali delle prestazioni e di funzioni fondamentali dei comuni, di cui all’articolo 117, secondo comma lettere e) e m) e p) della Costituzione.
Si evidenzia altresì il contrasto con gli articoli 9 e 32 della Costituzione che riconoscono quali valori imprescindibili della Repubblica, rispettivamente, la tutela dell’ambiente e del paesaggio e quella della salute, nonché con il principio di ragionevolezza di cui agli articoli 3 e 97 della Costituzione.
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