La Public.Resource.Org e la Right to Know sono due organizzazioni senza scopo di lucro la cui missione è quella di rendere il diritto liberamente accessibile a tutti i cittadini. Nel 2018 esse hanno chiesto alla Commissione di concedere loro l'accesso a talune norme tecniche armonizzate a livello dell'Unione in materia di sicurezza dei giocattoli. Tali norme riguardavano più in particolare i giochi e i set chimici. La Commissione ha respinto la loro domanda e il Tribunale dell'Unione, adito da tali associazioni, ha confermato il diniego (Sentenza del Tribunale del 14 luglio 2021).
In seguito a impugnazione, la Corte di giustizia Ue, con la sentenza del 5 marzo 2024, causa C-588/21 P, ha annullato la sentenza del Tribunale nonché la decisione della Commissione.
Corte Ue: interesse pubblico prevalente giustifica divulgazione norme armonizzate
La Corte ricorda che il diritto dell'Unione garantisce a qualsiasi cittadino dell'Unione e a qualsiasi persona fisica o giuridica residente in uno Stato membro l'accesso ai documenti, in particolare a quelli detenuti dalla Commissione europea (Regolamento CE n. 1049/2001).
L’accesso a un documento può tuttavia essere rifiutato nei casi in cui la sua divulgazione arrechi pregiudizio alla tutela degli interessi commerciali di una persona fisica o giuridica, ivi compresa la proprietà intellettuale, a meno che vi sia un interesse pubblico prevalente alla divulgazione.
Nel caso di specie, i documenti concernenti le norme armonizzate sulla sicurezza dei giocattoli fanno parte del diritto dell'Unione. Infatti, una legislazione dell'Unione può attribuire a norme di questo tipo degli effetti giuridici, in particolare il fatto che prodotti conformi a tali norme siano considerati rispondenti agli standard che sono fissati da tale legislazione e che condizionano la commercializzazione di tali prodotti nell'Unione. In tal senso, una norma armonizzata è idonea a specificare i diritti conferiti ai singoli nonché gli obblighi ad essi incombenti. Basandosi in particolare sul principio dello Stato di diritto e su quello del libero accesso alla legge, la Corte europea ritiene che la possibilità per i cittadini di prendere conoscenza di tali norme sia per loro necessaria per verificare se un determinato prodotto o servizio sia effettivamente conforme alle prescrizioni della legislazione. Pertanto, la Corte dichiara che vi è un interesse pubblico prevalente che giustifica la divulgazione delle norme armonizzate in questione.