La Gazzetta Ufficiale ha pubblicato le nuove norme Tecniche per le Costruzioni, a lungo attese e strumento rilevante per chi opera nel campo dell’ingegneria civile. La prima presentazione nazionale delle nuove norme è avvenuta il 23 febbraio a Salerno nel corso del convegno “Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni 2018”, organizzato dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri e dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, con la collaborazione dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Salerno.
“E’ una tappa importante che struttura la conoscenza della normativa. Ora bisognerà proseguire il cammino nella direzione della sburocratizzazione e della semplificazione, valorizzando il ruolo sussidiario che i professionisti possono svolgere in questo Paese”. Così Armando Zambrano, Presidente del CNI, nella sua relazione introduttiva.
“L’Italia è un paese unico al mondo – ha affermato Massimo Sessa, Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici -: un’operazione di equilibrio, sintesi e ordine della norma può riportare il nostro settore ai fasti degli anni ‘60”.
Secondo Rudy Girardi (Vice Presidente ANCE) “le nuove norme tecniche arrivano senza dubbio in ritardo ma è positivo il fatto che giungano dopo il provvedimento del Sisma Bonus: ora sarà più facile creare le condizioni per vivere in maniera sicura i nostri edifici”. Per Francesco Peduto (Presidente Consiglio Nazionale Geologi) “la gestazione è stata lunga, dieci anni nel corso dei quali abbiamo registrato tre terremoti distruttivi, ma il giudizio è indubbiamente positivo”.
Oltre ai saluti del Sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, del Rettore dell’Università di Salerno, Aurelio Tommasetti, e del Presidente dell’ANCE Salerno, Vincenzo Russo, i lavori sono stati arricchiti da una serie di relazioni tecniche di alto profilo. Tra i relatori: Emanuele Renzi (Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici), Giovanni Cardinale (Vice Presidente CNI), Edoardo Cosenza (Università Federico II Napoli), Franco Mola (Politecnico Milano) e Michele Brigante (Università Federico II Napoli).
Le nuove norme tecniche avranno un impatto rilevante per tutte le attività connesse alla progettazione e alla realizzazione delle opere nel campo delle costruzioni. Il convegno ha analizzato ed esplicitato la ratio e l’organizzazione complessiva delle nuove norme e delineato i principali aspetti di carattere tecnico-operativo e procedurali connesse alla loro applicazione.
LA SECONDA GIORNATA. Il convegno ha previsto una seconda sessione che si è tenuta nella mattinata del 24 febbraio. “L’elaborazione delle Nuove Norme Tecniche ha visto i professionisti svolgere un ruolo da protagonisti, a conferma del fatto che ormai siamo presenti in tutti i più importanti tavoli” ha sottolineato Gianni Massa, Vice Presidente Vicario del CNI, nella relazione di apertura dei lavori. “L’applicazione della norma – ha poi aggiunto – dovrà avvenire attraverso il progetto. Di conseguenza i progettisti diventeranno il perno dell’interpretazione della norma”.
Gianluca Ievolella (Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici) ha discusso dei nuovi materiali innovativi nel sistema delle costruzioni italiane. Vincenzo Piluso (Università di Salerno) ha illustrato il nuovo quadro normativo per le strutture in acciaio. Ad Andrea Prota (Università Federico II Napoli) è stato affidato il tema del consolidamento strutturale con materiali innovativi, mentre Antonio Occhiuzzi (CNR) ha chiarito le procedure di qualificazione dei materiali innovativi. Raffaele Nardone (Consiglio Nazionale Geologi) si è soffermato sugli aspetti geologici della norma. Dedicato al consolidamento strutturale degli edifici monumentali, invece, l’intervento di Massimo Mariani (CNI). Giuseppe Rossi (Consiglio Superiore Lavori Pubblici), infine, ha proposto alcuni casi concreti di utilizzo di materiali innovativi nella ricostruzione post sisma.