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Norme Tecniche, troppe aziende e pochi professionisti nelle commissioni tecniche dell'UNI

Almeno per la redazione delle “norme di sistema” il CNI richiede il contributo determinante della categoria degli ingegneri

martedì 6 settembre 2016 - Redazione Build News

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Il 15 giugno scorso il Cni ha sottoscritto una nuova convenzione con l'UNI finalizzata ad accrescere la cultura normativa degli ingegneri e ad aumentare l'importanza e l'utilità della normazione tecnica volontaria.

Ora, con la nuova circolare n. 776 del 30 agosto 2016, il Consiglio nazionale degli ingegneri sollecita gli Ordini “affinché individuino e selezionino i colleghi ingegneri esperti in ciascuna disciplina oggetto di normazione tecnica da parte di Uni.”

“L'attuale rappresentanza dei progettisti delle commissioni UNI – si legge nella nuova circolare - è marginale rispetto a quella dei costruttori/produttori, con il conseguente ed inevitabile orientamento delle norme a favore di quest'ultimi ed a scapito dei tecnici progettisti, che sono spesso gli 'utenti' finali dello strumento normativo. È necessario, dunque, incrementare il numero degli ingegneri presso le commissioni tecniche dell'UNI, e il CNI intende spendersi per aumentarne e coordinarne la presenza.”

Le 'norme di prodotto', sottolinea il Cni, “sono già naturale appannaggio delle aziende produttrici, vorremmo che le 'norme di sistema' (in quanto guide alla progettazione di impianti e sistemi) fossero redatte con il contributo determinante della nostra categoria.”

Il Consiglio nazionale degli ingegneri si impegna dunque “ad attivare un sistema strutturato per la raccolta dei contributi tecnici da trasmettere ai delegati UNI e ad organizzare incontri preliminari e periodici per l'impostazione delle linee strategiche di coordinamento dei delegati stessi, per dare corpo ad una strategia coerente e congiunta, finalizzata a realizzare opportuni ed adeguati testi normativi.”

“Ogni nuovo componente di commissione – conclude la circolare - nominato da proprio Ordine (con spese di trasferta a carico dell'Ordine stesso, senza compensi o gettoni aggiuntivi), assumerebbe l'impegno di rapportarsi periodicamente con il responsabile del CNI, nonché con il coordinatore di settore prescelto dal CNI tra i componenti delle commissioni tematiche presso l'UNI.”

Leggi anche: “Norme Tecniche, nuova convenzione CNI-UNI

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