Proprio come una fenice che risorge dalle ceneri anche la guglia della cattedrale di Notre-Dame a Parigi sta lentamente tornando al suo antico splendore. Abbiamo ancora impresse le immagini televisive dell’incendio del 15 aprile 2019 e il momento del collasso del tetto e la navata centrale che inghiotti la flèche. Uno shock non solo per i parigini. Ma ora la nuova guglia, ricostruita come l’originale, comincia a intravedersi dietro alle impalcature e il cronoprogramma che punta a renderla completamente visibile prima del 26 luglio 2024, quando prenderanno il via le Olimpiadi, sembra essere rispettato. L’apertura al pubblico della cattedrale è invece prevista per l’8 dicembre del prossimo anno.
La flèche ottocentesca
Non è la prima volta che gli abitanti di Parigi devono vedere la loro cattedrale principale senza la freccia (flèche, in francese). Era già successo nel 1792 quando l’originaria struttura del XIII secolo, che doveva fungere da terzo campanile, degradata dagli agenti atmosferici, venne demolita nel pieno della Rivoluzione francese. Dovettero passare molti anni, fino a quando nel 1858-1859 ne fu edificata un’altra dal carpentiere Bellu e dagli Ateliers Durand su disegno di Eugène Viollet-le-Duc, ispiratosi alla cattedrale di Orléans. Lo stile della guglia, l’elemento più elevato della cattedrale rimase sempre quello gotico che caratterizza l’edificio. E proprio la guglia ottocentesca è quella andata completamente distrutta dell'incendio di quattro anni fa.
La nuova guglia ancora in stile gotico
Sebbene vi sia stato un dibattito su una possibile ricostruzione della guglia in stile moderno (su spunto dello stesso Presidente francese Macron che auspicava un gesto contemporaneo), la nuova guglia sarà uguale a quella ottocentesca e manterrà quindi lo stile gotico, quello che più di tutti simbolicamente punta verso il cielo, fino a 96 metri di altezza.
Al momento non si conoscono ancora i dettagli sul processo di sollevamento dell'ago. A tal riguardo dovrebbero essere rilasciate maggiori informazioni il prossimo 8 dicembre, proprio a un anno dalla riapertura.
È noto invece che una parte essenziale, cioè gli elementi in legno, dovrebbe essere completamente installata entro la fine del 2023. Nei primi mesi del 2024 sono previsti i lavori di rivestimento in piombo e l'installazione di sei campanelle, oltre al posizionamento del gallo sulla punta, in modo che l'ago sia identico a quello distrutto. La guglia sarà realizzata in quercia verde, alberi alti dai 14 ai 18 metri abbattuti nell'inverno 2021-22, e incorporerà ornamenti in piombo, proprio come l'originale.
Ma alcune differenze ci saranno eccome. Infatti facendo tesoro di quanto accaduto la cattedrale di Notre Dame, una volta ricostruita, disporrà di un avanzato sistema antincendio: per esempio sarà in funzione con un impianto di vaporizzazione nella zona della carpenteria del tetto in grado di emettere acqua vaporizzata nel momento in cui i sensori segnalino un principio d’incendio.