Lo scorso 21 settembre si è tenuta la prima riunione della Piattaforma Nazionale per un Nucleare Sostenibile (PNNS) presso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), guidata dal Ministro Gilberto Pichetto Fratin.
“L'evento ha segnato un momento di grande interesse e importanza, non solo per il panorama energetico italiano ma anche per quello europeo. Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) accoglie con favore questa iniziativa, finalizzata ad un approccio più sostenibile, sicuro ed efficiente alla questione energetica nazionale”, commenta il CNI.
Verso l'Unione di Tecnologie Avanzate e Sostenibilità
“La mission della PNNS, fortemente voluta dal MASE, si estende ben oltre la mera produzione di energia nucleare. Al centro vi è la decarbonizzazione dei sistemi energetici e produttivi e la migliore integrazione con le fonti di energia rinnovabile, mettendo in campo nuove tecnologie nucleari con un elevato standard di sicurezza e sostenibilità”.
La Strada da Percorrere
Intervenendo a nome del CNI, l'ing. Alberto Taglioni ha avuto modo di sottolineare la trasversalità delle competenze ingegneristiche necessarie al dibattito e quindi la necessità di coinvolgere, oltre gli ingegneri nucleari, anche gli ingegneri civili ambientali, industriali, informatici, e così via. "Non si tratta solo di alta tecnologia - ha continuato Taglioni - ma anche di alta formazione. È qui che il CNI vede un ruolo chiave per se stesso e per la comunità ingegneristica italiana. La formazione specialistica sarà cruciale per fornire al Paese le competenze necessarie per affrontare le sfide del futuro energetico e il CNI è pronto a fornire il proprio contributo in termini di formazione e di consolidamento delle competenze ingegneristiche e tecniche necessarie per realizzare queste ambiziose visioni".
"Dobbiamo essere coscienti che le scelte sul mix energetico del futuro non riguardano solo gli addetti ai lavori, ma l'intera società" – afferma Angelo Domenico Perrini, Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri -. Affrontiamo sfide energetiche senza precedenti che richiedono decisioni coraggiose e basate su fatti concreti. Non si tratta di fare una crociata per un tipo di energia piuttosto che un altro. Si tratta di basare le nostre scelte su dati solidi e sul consenso pubblico. Perché al centro di ogni decisione deve esserci l'interesse della comunità”.