Lo scorso 15 luglio è stato sottoscritto il Protocollo d’intesa tra Ministero della Giustizia e Rete Professioni Tecniche sull’istituzione del “Nucleo centrale di monitoraggio della disciplina dell’equo compenso per le professioni tecniche vigilate dal Ministero della Giustizia”, che ha la funzione di monitorare la corretta applicazione della disciplina in materia di equo compenso per le professioni tecniche, con esclusivo riferimento agli Ordini aderenti alla Rete soggetti alla vigilanza del Ministero della Giustizia.
Il documento è stato firmato dal Ministro della Giustizia, l’On. Alfonso Bonafede, e dal Coordinatore della RPT, l’Ing. Armando Zambrano.
La composizione del Nucleo centrale di monitoraggio sarà la seguente: tre rappresentanti del Ministero della Giustizia designati dal Guardasigilli, di cui uno in rappresentanza del Gabinetto del Ministro, uno in rappresentanza dell’Ufficio legislativo del Ministero ed uno in rappresentanza dell’Ufficio Ordini professionali e albi della Direzione generale degli affari interni afferente al Dipartimento per gli affari di giustizia del Ministero e inoltre, tre rappresentanti della RPT ovvero il Coordinatore o un suo delegato e due Consiglieri della medesima.
“Come ben sapete, l’equo compenso per i professionisti è un diritto ed è assolutamente doveroso monitorarne l’applicazione. In questo senso, il Nucleo di monitoraggio rappresenta uno strumento di fondamentale importanza”, sottolinea il Consiglio nazionale degli ingegneri nella Circolare n.596 del 24 luglio.
“Evidenziamo alcuni aspetti fondamentali e di grande impatto del Nucleo:
a) l’autonoma possibilità di segnalare ai committenti ed alle stazioni appaltanti le violazioni normative, come soggetto partecipato dal Ministero della Giustizia;
b) la creazione di nuclei territoriali di monitoraggio, per la cui costituzione la Rete fornirà specifiche indicazioni, che potranno collaborare nell’individuare situazioni anomale e proporre contributi in proposito”.
In allegato il Protocollo d'intesa
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