“Esprimiamo un sincero ringraziamento e apprezzamento al Governo per aver accolto – in sede di approvazione definitiva del decreto legislativo di riordino dello strumento di semplificazione della conferenza dei servizi - alcune proposte correttive presentate dall’Associazione in sede di Conferenza Unificata e peraltro già recepite nel parere delle Commissioni parlamentari”.
Questo il commento del presidente dell’ANCI, Piero Fassino, in merito al via libera definitivo, da parte del Consiglio dei ministri nella riunione del 15 giugno, del decreto legislativo che riforma la disciplina in materia di conferenza dei servizi (LEGGI TUTTO), in attuazione dell’articolo 2 della legge 7 agosto 2015, n. 124.
“Particolarmente significativo – sottolinea Fassino - l’accoglimento del correttivo che consente l’effettivo coordinamento e allineamento della nuova disciplina della conferenza con la tempistica e la specifica sequenza procedimentale fissata per l’acquisizione delle autorizzazioni paesaggistiche per le aree soggette a tale vincolo nonché, nel caso di conferenza simultanea, la fissazione del termine perentorio di novanta giorni per la conclusione del procedimento, nel caso di coinvolgimento di Amministrazioni preposte alla tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, dei beni culturali e della salute dei cittadini. Ciò – sostiene Fassino - assicura maggiore coerenza all’intero impianto della nuova disciplina ed è il risultato di un intenso lavoro istruttorio in cui l’Associazione ha – come sempre – dato il suo contributo tecnico con spirito di massima collaborazione istituzionale”.
“Rimane in sospeso – ricorda poi il presidente dell’ANCI - il tema del rapporto tra l’istituto della Conferenza e lo strumento del silenzio assenso oggi disciplinato dall’articolo 17bis del della legge 241 del 1990, nel caso di pareri in materia ambientale e di tutela paesaggistica. Ma anche su questo, a seguito delle osservazioni presentate dall’Associazione, registriamo la formulazione di un apposito quesito da parte del Governo al Consiglio di Stato, in modo da assicurare maggiore certezza e garanzie di semplificazione ai procedimenti”.
“Auspichiamo ora – conclude Fassino – che sui rimanenti decreti di semplificazione, attualmente all’esame delle Commissioni Parlamentari per il relativo parere, le osservazioni e le proposte emendative dell’ANCI possano avere la stessa considerazione e rilievo”.