Questa mattina, 13 settembre, presso UniCredit Tower, si è tenuto un incontro tra i rappresentanti di UniCredit e di Confprofessioni, la principale organizzazione di rappresentanza dei Liberi Professionisti in Italia, allo scopo di analizzare le potenzialità del settore degli Studi Professionali e dei Liberi Professionisti nel nostro Paese e ribadire le sinergie tra istituto di credito e confederazione.
“Siamo felici di supportare un settore come quello dei Liberi Professionisti – ha dichiarato Andrea Casini, Co-Head Country Italy UniCredit – che incide per il 12,5% sul PIL nazionale. Già dal 2010 UniCredit dispone di un catalogo di prodotti dedicati a questa categoria di imprenditori, nominato Valore Professioni. Siamo incoraggiati ad andare avanti dai positivi dati di qualità creditizia del settore, e abbiamo recentemente rinnovato il nostro accordo con Confprofessioni, di cui siamo il principale partner bancario, allo scopo di garantire un’offerta sempre più strutturata e coerente con le esigenze dei liberi professionisti italiani”.
“Il sistema produttivo degli Studi professionali conta oltre 4 milioni di operatori” – ha ricordato Gaetano Stella, Presidente di Confprofessioni – “l’incontro odierno è stato l’occasione per rinnovare la nostra partnership con UniCredit, ripensandola alla luce dei nuovi trend di cambiamento nel settore. In un mercato in continua evoluzione, il nostro compito è quello di rendere più competitivo il settore degli studi professionali, dove i liberi professionisti, soprattutto i più giovani, si trovano di fronte a nuove sfide che richiedono investimenti in innovazione tecnologica, start up interdisciplinari e internazionalizzazione. In UniCredit abbiamo trovato un partner attento alle nostre problematiche e capace di sostenere e promuovere un settore economico sempre più rilevante”.
Dal confronto sono emerse nuove esigenze per il settore libero-professionale, che sono state sintetizzate in quattro aree di intervento:
- Innovazione tecnologica e organizzativa degli studi: in un Paese in cui solo il 30% degli Studi Professionali ha un sito web e appena il 13,2% lo utilizza per finalità professionali;
- Supporto alla creazione di nuovi Studi Professionali: un trend in crescita, con 53.000 nuovi esercizi nel solo 2015;
- Formazione manageriale per i Professionisti: cui sempre più si richiedono le “soft skill” del buon imprenditore;
- Relazioni più attive con il sistema professionale italiano: grazie al Jobs act del lavoro autonomo i professionisti infatti potranno beneficiare di misure di welfare, messe a disposizione anche dalla bilateralità del settore.
Sulla base di queste tendenze di settore, UniCredit si è impegnata a mettere a disposizione degli aderenti a Confprofessioni ulteriori servizi di carattere finanziario, come finanziamenti specifici per investimenti in innovazione o per il lancio di startup di nuovi studi professionali, microcredito e strumenti per una più efficiente gestione della liquidità, anche di tipo revolving.
In aggiunta, la partnership ha previsto l’attivazione di nuovi servizi di carattere relazionale in collaborazione con Confprofessioni, come tavoli di lavoro per mappare le esigenze formative dei professionisti, la predisposizione di corsi online in ambito di comunicazione e marketing, il coinvolgimento anche di altri organismi professionali nella partnership e la predisposizione di offerte gestionali per gli asset previdenziali e strumenti di welfare per gli Studi.