La Nuova Sabatini può contare per il 2021 su un rifinanziamento complessivo di 725 milioni di euro. La misura che supporta con finanziamenti agevolati gli investimenti di micro e Pmi è stata oggetto di un duplice intervento governativo. Il primo d’urgenza, con il decreto “Lavoro e imprese” di fine giugno è servito a riaprire a lo sportello con uno stanziamento di 425 milioni. Il secondo, più recente, con la legge di assestamento pubblicata in Gazzetta Ufficiale (n. 246 del 14 ottobre 2021) attribuisce ulteriori 300 milioni di competenza del ministero dello Sviluppo Economico.
L’attesa ora è per le cifre che saranno messe a disposizione per il 2022. La ripresa dell’attività economica ha fatto tornare a crescere la richiesta di contributi statali: si è passati dai 47 milioni di febbraio e i 66 di marzo ai 160 milioni a giugno e 156 di agosto.
Nella Nadef (la nota di aggiornamento al documento di economia e finanza) si parla di 343 milioni, un importo che, alla luce di statistiche ed esperienza passata, potrebbe non essere sufficiente a coprire un anno. Il prossimo appuntamento è dunque con la legge di bilancio che potrebbe intervenire con un ulteriore stanziamento.
Come noto, la Nuova Sabatini punta ad agevolare, attraverso contributi statali, i finanziamenti bancari, gli investimenti di micro e Pmi per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali a uso produttivo e hardware, software e tecnologie digitali.
Franco Metta