di Franco Metta
Manca soltanto l’avviso del Ministero dello Sviluppo Economico, ma la decisione è stata presa: rifinanziare con ulteriori 600 milioni di euro la Nuova Sabatini, la misura che sostiene l’acquisto di beni strumentali effettuato con un finanziamento agevolato.
I contributi statali costituiscono infatti una leva non indifferente: secondo i dati diffusi dal ministero e aggiornati a fine maggio, 2,4 miliardi di contributi prenotati hanno favorito 28,3 miliardi di finanziamenti deliberati. Per la stessa ragione si ipotizza che i nuovi 600 milioni possano attivare fino 6,5 miliardi di nuovi finanziamenti agevolati.
La fetta più grossa dei contributi è andata alle piccole imprese (45%), seguite dalle medie (31%) e dalle micro (24%). A livello territoriale invece la parte del leone l’hanno fatta le aziende del Nord-Est con 48 mila domande sulle 130.750 complessive. Il Nord-Ovest segue a ruota con 47.874 domande, mentre Centro e Sud hanno presentato rispettivamente 19.250 e 15.484 istanze. La regione più coinvolta risulta la Lombardia (per un totale di circa 7 miliardi di finanziamenti) seguita dal Veneto (poco sopra i 5 miliardi).
Il ricorso alla Nuova Sabatini era aumentato dopo che dal 1° gennaio 2021 era stato eliminato il tetto dei 200 mila euro per ottenere l’erogazione del contributo in un’unica tranche e questo aveva portato quasi subito all’esaurimento delle risorse e alla chiusura anticipata dello sportello il 2 giugno scorso.