Nel tardo pomeriggio di domenica 29 agosto 2021 un incendio danneggiò gravemente la Torre dei Moro, un edificio di quindici piani in via Antonini a Milano. A meno di due anni dall’evento il 31 marzo è stato presentato ufficialmente il progetto architettonico dello Studio Marco Piva per la riqualificazione e la rinascita della Torre Antonini.
Contemporaneamente è stata inaugurata anche la mostra “La Rinascita della Fenice”, patrocinata dal Comune di Milano e dalla Regione Lombardia, che sarà visitabile fino al 9 aprile.
CONCEPT PROGETTUALE
Il nuovo progetto interviene per ricostruire in parte l’architettura della torre preesistente caratterizzandola con una particolare morfologia che nasce dalla memoria dell’edificio precedente e si traduce in una moderna soluzione architettonica. Il concept progettuale propone dei loggiati che, avvolgendo l’intero edificio, instaurano un dialogo col territorio circostante e definiscono degli spazi esterni vivibili e scenografici: un’estetica morbida dalle forme sinuose come leggeri ed eleganti nastri cingono l’edificio.
I luoghi dell’outdoor delle rinate logge definiscono uno spazio esterno che combina ricerca, inventiva e funzionalità: dal primo obiettivo quale aumentare le superfici private esterne alla successiva implementazione di brise soleil scorrevoli su tutte le facciate per schermare l’esposizione solare.
ARMONIA TRA INDOOR E OUTDOOR
L’intento dello Studio Marco Piva è stato quello di creare un nuovo luogo dell’abitare in un rapporto osmotico fra la Torre e il suo paesaggio circostante, tra spazi indoor e outdoor, favorendo al contempo la necessaria intimità domestica. In una città come Milano, in costante evoluzione è fondamentale ripensare e riprogettare tutti i luoghi dell’abitare per immergersi in una nuova realtà di forme, materiali ed emozioni.
“Sono estremamente orgoglioso che il progetto del mio Studio sia stato selezionato. – afferma Marco Piva - Milano è il luogo dove sono nato e che ho scelto come base della mia attività internazionale: contribuire alla ricostruzione e riqualificazione di un edificio nella mia città, donandogli nuova vita, è per me fonte di stimolo ed entusiasmo. Ringrazio i condomini per aver creduto nella nostra proposta progettuale.”
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