Considerare la quantificazione dei risparmi prodotti dal sistema di teleriscaldamento nella sua interezza ossia “ …prevedendo che, per ciascun intervento il perimetro in riferimento al quale vengono quantificati i risparmi energetici possa essere il più ampio possibile (dalla fonte primaria agli usi finali), al fine di meglio valutare l’effettivo utilizzo dell’energia da parte degli utenti finali” presupponendo quindi anche come interventi ammissibili gli allacciamenti già programmati.
È quanto suggerisce - in riferimento al teleriscaldamento efficiente - il parere 784/2016/I/efr del 22 dicembre 2016 dell'Autorità per l'energia con il quale l'Aeegsi ha dato al Ministro dello Sviluppo Economico l'ok in merito allo schema di decreto ministeriale, approvato dalla Conferenza Unificata, recante: “Determinazione degli obiettivi quantitativi nazionali di risparmio energetico che devono essere perseguiti dalle imprese di distribuzione dell’energia elettrica e il gas per gli anni dal 2017 al 2020 e approvazione delle nuove Linee Guida per la preparazione, l’esecuzione e la valutazione dei progetti di efficienza energetica (Certificati bianchi)”.
Nel parere dell'Aeegsi – LEGGI TUTTO - viene indicata la necessità di alcune modifiche e integrazioni e forniti alcuni suggerimenti.
IL COMMENTO DI FIPER. Il parere dell'Autorità è condiviso da Fiper, la Federazione italiana dei produttori di energia da fonti rinnovabili. “In zone di montagna – osserva Walter Righini, presidente Fiper - riconoscere i titoli di efficienza energetica per il risparmio ottenuto in termini di energia primaria non rinnovabile attraverso l’allacciamento alla rete di teleriscaldamento a biomassa, rappresenta una grande opportunità per il territorio in termini energetici, economici, ambientali e occupazionali. Al Ministero, FIPER ha più volte evidenziato che attraverso il riconoscimento dei TEE agli allacciamenti alle reti di teleriscaldamento a biomassa, si incrementa la capacità di “collettare” e valorizzare a fini energetici le biomasse legnose presenti sul territorio e ridurre in questo modo l’impiego degli apparecchi domestici obsoleti, migliorando la qualità dell’aria.”
“Il richiamo dell’Autorità al rispetto delle competenze attribuite sul teleriscaldamento/teleraffrescamento nell’ambito del d.lgs. 102/2014 – osserva la Federazione - riapre il tema sull’esigenza di definire una legge quadro per il settore da sempre auspicata da FIPER che definisca chiaramente la natura del servizio del teleriscaldamento.”
Conclude Righini: “Auspichiamo che dal parere dell’Autorità e il confronto con la Conferenza Stato Regioni, il Ministero dello Sviluppo Economico provveda a ricomprendere la promozione degli allacciamenti a reti di teleriscaldamento a biomassa tra gli interventi di efficienza energetica ammissibili ai fini del riconoscimento dei TEE”.