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Nuove scuole in sei comuni italiani: al via la gara per la sgr che gestirà il fondo immobiliare

Il progetto “Fondo immobiliare per l’edilizia scolastica e il territorio” è promosso da Anci/FPC, Agenzia del Demanio, Miur e Comune di Castel San Pietro Terme

martedì 12 dicembre 2017 - Redazione Build News

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Con la pubblicazione del bando per la selezione della Società di Gestione del Risparmio (SGR) sulla gazzetta ufficiale italiana e europea del 29 novembre 2017 dal valore di 5 milioni di euro di commissioni, prende il via il primo e innovativo progetto per la rigenerazione del patrimonio immobiliare scolastico dei Comuni attraverso strumenti di finanza immobiliare.

Il progetto “Fondo immobiliare per l’edilizia scolastica e il territorio”, promosso da Anci/FPC, Agenzia del Demanio, Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca (MIUR) e Comune di Castel San Pietro Terme, coinvolge, oltre quest’ultimo come Comune capofila, altre cinque amministrazioni comunali che per prime hanno aderito all’iniziativa: Osimo (AN), Isola Di Capo Rizzuto (KR), Robbiate (LC), Grumolo delle Abbadesse (VI), Monte Prandone (AP).

Nello specifico, l’operazione si concretizzerà attraverso l’investimento da parte del Fondo di Fondi “i3 Core – Fondo Comune di Investimento Chiuso Immobiliare a Comparti” sottoscritto dall’INAIL e gestito da Invimit Sgr (società al 100% del MEF), e beneficerà dei contributi pubblici messi a disposizione dal MIUR per la modernizzazione dell’edilizia scolastica. I Comuni che hanno aderito a questo primo progetto pilota realizzeranno sia edifici scolastici ex novo sia operazioni di rigenerazione di patrimonio immobiliare non più strumentale attraverso interventi edilizi e urbanistici necessari per la successiva immissione sul mercato, grazie a risorse appositamente destinate. Il progetto prevede l’investimento di Invimit Sgr con 57,8 milioni di euro di equity e dei Comuni con l’apporto di immobili per un valore di 11 milioni. A queste risorse si aggiungono, inoltre, i contributi del MIUR pari a 5,9 milioni di euro”.

“Si tratta – sottolinea il sindaco Fausto Tinti del Comune capofila di Castel San Pietro Terme – di una sinergia estremamente innovativa che permette di individuare le linee guida operative e competenze specifiche che consentiranno anche a piccoli e medi comuni, che sono la larga maggioranza dei comuni italiani, di rigenerare il proprio patrimonio immobiliare scolastico oltre a valorizzare il patrimonio immobiliare. Il nostro Comune è stato il primo a credere nel progetto – continua il sindaco – che ora si concretizzerà in un polo scolastico innovativo funzionale e moderno. Il nostro territorio e i nostri concittadini avranno le nuove scuole, orgoglio di tutta la comunità”.

Il presidente della FPC, Alessandro Cattaneo, sottolinea che per la prima volta in Italia si realizzeranno scuole pubbliche con denaro derivante da uno strumento innovativo di PPP che non ha impatti in termini di indebitamento. “Un grande sforzo, ma ora abbiamo la strada segnata e lavoriamo, come ANCI, perché questa buona pratica diventi prassi per tanti altri Comuni anche in altri settori”.

“Valorizzare al meglio i beni pubblici e realizzare scuole innovative e sicure per i nostri ragazzi: è questo il valore dell’operazione ed è questo il compito che la SGR, che sarà selezionata con la gara pubblicata, dovrà attuare attraverso la gestione del fondo – afferma l’Assessore al bilancio del Comune di Castel San Pietro Terme Anna Rita Muzzarelli che si è occupata dello sviluppo dell’intero progetto credendo fin da subito nella sua validità –. L’operazione dimostra che le Pubbliche Amministrazioni hanno la capacità di costruire operazioni di investimento e ottenere nuove forme di finanziamento. I numeri del progetto ne indicano l’importanza: realizzare 6 poli scolastici innovativi e permettere che 11 milioni di beni comunali inutilizzati generino 68 milioni di euro di investimenti sul territorio, senza incidere sui saldi di finanza pubblica e sull’indebitamento dei Comuni”.

Per il direttore dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi “il Fondo immobiliare per l’edilizia scolastica e il territorio è un progetto che nasce nel 2014 e oggi vederlo partire è una bella soddisfazione. E’ stato portato avanti un grande lavoro tecnico e di concertazione istituzionale che si tradurrà poi nella realizzazione di edifici scolastici sicuri, moderni ed efficienti senza impatti sui saldi di finanza pubblica. Siamo convinti che questo primo esperimento sarà motore per replicare operazioni simili in tante altre realtà che hanno bisogno di investire sulla rigenerazione urbana.”

"Grazie al lavoro sinergico di tutti gli attori siamo riusciti a recuperare alcune importanti risorse da destinare a questa importante operazione di investimento innovativo nel campo dell'edilizia scolastica che darà vita a 6 nuove scuole. L'impegno per questo settore prosegue con fatti concreti", dichiara il Sottosegretario all'Istruzione con delega all'edilizia scolastica Vito De Filippo.

I termini del bando per ricevere le offerte avranno scadenza alla fine di gennaio 2018. La valutazione delle offerte avverrà con il criterio della offerta economicamente più vantaggiosa e comprenderà elementi tecnico/qualitativi relativi alla modalità di gestione del fondo e dei beni immobili apportati al fondo medesimo (e oggetto di valorizzazione) nonché elementi economici riguardanti le commissioni spettanti alla SGR selezionata.

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