Una coltre pelosa riflettente e termica
L'idea di Nanfang Yu, a capo della ricerca, è stata quella di studiare con particolare dovizia il modo in cui questo particolare insetto riesce a resistere a temperature che sfiorano i 70 °C. Alcune caratteristiche- come le zampe molto lunghe che gli evitano il contatto diretto col suolo o la capacità di sviluppare delle proteine che gli consentono lo svolgimento delle normali funzioni cellulari anche a temperature altissime- erano già note. Ma la grande scoperta è un'altra e risiede nella fitta peluria dai bagliori argentati che ne ricopre il corpo e che sembra avere straordinarie capacità riflettenti e di dispersione termica.
Il calore assorbito viene trasformato in luce infrarossa
Grazie alla particolare forma triangolare e al colore argentato, i peli, stando ai risultati emersi dalla simulazione dei raggi solari svolta dai ricercatori utilizzando una lampada allo xeno, sono in grado di riflettere la maggior parte della luce che li colpisce. E non è tutto qui: la parte dell’energia nello spettro visibile che viene invece assorbita è convertita in luce infrarossa, che viene poi irradiata all'esterno, raffreddando di fatto le formiche.
Nuovi materiali termoriflettenti
Da qui, l'idea di ricreare artificialmente le caratteristiche dei peli delle formiche per produrre superfici più resistenti alle alte temperature. Questi materiali termoriflettenti potranno essere applicati sui tetti degli edifici o sui pannelli solari e potranno, secondo i ricercatori, rappresentare la nuova frontiera del raffreddamento passivo.