L'Anci ha pubblicato il 43esimo Quaderno operativo sulle novità del Codice dei contratti pubblici (decreto legislativo n. 36/2023), entrato in vigore il 1° aprile 2023, ma le cui disposizioni troveranno applicazione a decorrere dal 1° luglio prossimo (è inoltre previsto un complesso periodo transitorio, fino al 31 dicembre 2023).
“Una puntuale analisi di impatto della disciplina riformatrice” si legge nella Premessa “potrà davvero farsi solo a seguito della sperimentazione sul campo del nuovo assetto regolatorio, ma va segnalato che alcune delle novità più significative sono conseguenti ad una sperimentata e positiva esecuzione di una disciplina normativa che, seppur introdotta in via transitoria per imprimere un’accelerazione agli investimenti del Paese, si è posta quale deroga all’ordinario assetto normativo nell’ancora vigente Codice dei Contratti. Ci riferiamo in particolare alla “messa a regime” delle procedure per gli affidamenti sotto soglia o all’appalto integrato sulla base del progetto di fattibilità tecnico ed economica.
Vi è poi l’introduzione del nuovo sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti, con una fase transitoria che vede qualificati, con riserva, fino al 30 giugno 2024 Unioni di Comuni, Comuni Capoluogo, Città Metropolitane, Province e Regioni”.
Il Quaderno “vuole offrire un primo, puntuale, strumento di lavoro utile ad orientarsi sulle novità più importanti della riforma, oltre a fornire i consueti schemi di atti e modelli operativi per la costituzione di Centrali Uniche di Committenza all’interno di Unioni di Comuni già costituite e non, affidamenti diretti di lavori pubblici, servizi e forniture”.