“Un testo rivoluzionario che Assistal accoglie con favore e che fa propri principi fondamentali che l’Associazione sostiene a pieno titolo”.
Così l'Associazione Nazionale Costruttori di Impianti dei Servizi di Efficienza Energetica – ESCo e Facility Management, commenta i contenuti del decreto legislativo n. 50/2016 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 19 aprile e già in vigore.
OFFERTA ECONOMICAMENTE PIÙ VANTAGGIOSA. Tra i principi più rilevanti espressi nel testo, il riferimento esplicito alla necessità di dover ricorrere all’offerta economicamente più vantaggiosa laddove l’importo della gara superi il milione di euro.
Si chiude finalmente l’era delle aggiudicazioni con i ribassi anomali – afferma con soddisfazione Angelo Carlini, Presidente di Assistal - . La svolta nei criteri di aggiudicazione, infatti, rappresenta un nuovo punto di partenza – continua il Presidente – che permetterà di favorire criteri in grado di coniugare offerte tecniche ed economiche di alto livello.
QUOTA AL 30% PER IL SUBAPPALTO. Tra le novità più rilevanti, anche quelle relative alla quota di subappalto che non potrà superare il 30% dell’importo complessivo del contratto: una grande svolta che modifica una norma che, fino ad oggi, prevedeva questa possibilità esclusivamente per la categoria di lavori prevalente.
A ben guardare – aggiunge Angelo Carlini - il limite generalizzato del 30% al subappalto costituisce una vera e propria rivoluzione anche per ciò che attiene i criteri di qualificazione in sede di gara; rappresenta, di fatto, la cancellazione della categoria prevalente e la necessità che il concorrente dovrà essere qualificato per ciascuna singola opera prevista in contratto: finalmente si afferma la pari dignità tra gli operatori.
ANTICIPAZIONE DEL 20% DEL PREZZO. Assistal, infine, plaude anche alla reintroduzione dell’anticipazione del 20% del prezzo nei confronti delle imprese: un’anticipazione, subordinata alla costituzione di una garanzia fidejussoria, che sarà corrisposta all’appaltatore in riferimento al valore stimato dell’appalto e che sarà erogata entro quindici giorni dall’effettivo inizio dei lavori.
L'ANALISI DELLA CNA. Secondo la Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa “la riforma del Codice degli Appalti pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale presenta molti aspetti positivi ma non dissolve alcune preoccupazioni già espresse in passato”.
“La nostra azione puntuale in favore delle micro e piccole imprese – sottolinea una nota della Cna – ha permesso significativi successi. In particolare, la suddivisione in lotti delle gare d’appalto, l’aumento del numero di operatori economici invitati alle procedure negoziate, il tetto massimo fissato al 30 per cento delle opere che si possono subappaltare e il pagamento diretto dei subappaltatori nel caso siano micro o piccole imprese”.
“Registriamo, purtroppo, alcune occasioni mancate – aggiunge il comunicato – ci riferiamo al mancato innalzamento a 258mila euro della soglia di iscrizione obbligatoria alle Soa e all’eliminazione dell’obbligo di comprendere anche la verifica dell’incidenza della mano d’opera nel documento unico di regolarità contributiva. Infine, continua a preoccuparci molto che larga parte della riforma sia demandata a successivi interventi, decreti e linee guida, senza, al momento, coinvolgere le associazioni delle piccole imprese”.
“La CNA – conclude la nota – vigilerà sull’iter del provvedimento. Questa riforma è attesa da troppo tempo ed è indispensabile al sistema delle piccole imprese. Non permetteremo che possa essere stravolta strada facendo”.