Via libera dalla Commissione speciale di Protezione civile, nella quale sono rappresentati i referenti politici e tecnici dei dipartimenti regionali di Protezione civile, allo schema di decreto legislativo che riscrive il Codice della protezione civile nazionale.
L'approvazione al testo è arrivata martedì nel corso di una riunione in videoconferenza convocata dal Dipartimento della Protezione civile del Trentino, al quale è affidato il coordinamento delle strutture regionali, e coordinata dal presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti.
Il testo approvato, recante disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 2 gennaio 2018 n. 1 di approvazione del Codice, è frutto di una importante e complicata mediazione - alla quale hanno partecipato anche ANCI e UPI, conclusasi con l'accoglimento di una serie di emendamenti proposti dalle Regioni. L'espressione di tale intesa è condizionata all'accoglimento, domani a Roma, degli emendamenti proposti dalle Protezioni civili regionali da parte della Conferenza delle Regioni e Conferenza Unificata.
Alla Sala di Piena del Dipartimento della Protezione civile trentina, da dove è stata gestita la videoconferenza di oggi coordinata dal presidente Fugatti, è arrivata martedì dalle Regioni italiane anche l'approvazione dello schema di direttiva relativa ai rimborsi spettanti ai datori di lavoro pubblici e privati dei volontari, ai volontari lavoratori autonomi/liberi professionisti e alle organizzazioni di volontariato per le attività di protezione civile autorizzate. Anche tale documento è stato all'ordine del giorno della riunione di ieri a Roma. Approvato infine anche l'accordo sui criteri di ripartizione dei finanziamenti del Dipartimento nazionale di Protezione civile in favore delle organizzazioni di volontariato per il triennio 2019-2021.