È stata raggiunta l'intesa, oggi in Conferenza Unificata, sullo schema di decreto del ministero dello Sviluppo economico recante “Aggiornamento del sistema di incentivazione della produzione di energia termica da fonti rinnovabili ed interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni”.
“Con l’intesa di oggi in Conferenza Unificata sullo schema di decreto del ministero dello Sviluppo economico, si potranno finalmente dare risposte certe per permettere il finanziamento e gli interventi di produzione energetica da fonti alternative”, spiega il presidente del Consiglio Nazionale Anci e sindaco di Catania, Enzo Bianco, al termine dell’Unificata.
“La versione attuale del decreto, che contiene le richieste emendative dell’Anci, è quindi risolutiva rispetto alle precedenti difficoltà di gestione del contributo”, sottolinea Bianco.
“Fino ad ora – ricorda il presidente del Consiglio Nazionale Anci – c’era troppa discrezionalità sulle domande ma con l’intesa di oggi la procedura di accesso agli incentivi è tale per cui la prenotazione degli stessi da parte del Gse nell’individuare un creditore certo equivale ad un atto di impegno”.
A fronte della decisione di oggi, spiega l’Anci, l’ente locale è quindi nelle condizioni di allocare a bilancio la somma relativa all’intervento e può utilizzare il finanziamento già nella fase di selezione pubblica del partner terzo.
Ricordiamo che lo schema di decreto era già stato esaminato il 17 dicembre scorso dalla Conferenza delle Regioni, che aveva condizionato l'espressione dell'intesa ad alcune modifiche al testo (LEGGI TUTTO). In particolare, aveva chiesto di sostituire il comma 4 dell'articolo 6 in materia di procedura di accesso agli incentivi, di eliminare l'ultimo periodo del comma 9 dell'articolo 4 in materia di tipologie di interventi incentivabili, nonché di ampliare la platea dei beneficiari per la categoria 1 – interventi di incremento dell’efficienza energetica - includendo gli enti privati non soggetti o esenti Ires (es. Onlus, Associazioni, Fondazioni, Società Cooperative, Imprese sociali ecc.) che non possono avvalersi di detrazioni fiscali per mancanza di reddito imponibili ai fini Ires.
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