In un'intervista al "Messaggero", il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha fatto il punto sull'annunciato decreto in arrivo per l'individuazione delle nuove aree idonee per la realizzazione di impianti alimentati da energie rinnovabili (LEGGI TUTTO).
“Abbiamo intenzione di attuare rapidamente la direttiva Ue sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili, partendo proprio dalla definizione dei criteri per l'individuazione da parte delle Regioni delle aree idonee all'installazione degli impianti. Il lavoro tecnico si è completato e il confronto si è svolto; adesso si tratta di tirare delle conclusioni sul piano politico, in modo che gli enti territoriali possano a loro volta procedere. Intendiamo garantire un quadro autorizzativo omogeneo e rapido che consenta lo sviluppo dei progetti in un arco temporale ben definito, convergendo verso la decarbonizzazione in condizioni di sicurezza”, ha dichiarato il ministro nell'intervista.
“Le rinnovabili si incentivano da sole se sono convenienti economicamente. Noi dobbiamo promuovere la produzione sia sul fronte industriale dei grandi impianti che su quello privato e di comunità. C'è l'incentivazione storica che avviene attraverso il sistema delle aste. Con il nuovo decreto incentivi sulle energie rinnovabili, consentiremo aiuti complessivamente per creare oltre 4500 megawatt di impianti, favorendo fonti e tecnologie non pienamente mature o con alti costi di esercizio quali ad esempio gli impianti di biometano”, ha aggiunto Pichetto Fratin.
“C'è la promozione delle rinnovabili individuali, che ciascun cittadino può installare nella propria abitazione, conseguendo un risparmio significativo anche in bolletta. Con lo stesso PNRR daremo sostegno alle Comunità Energetiche, che sono collettivi territoriali di cittadini o enti che si uniscono per l'autoproduzione e il successivo autoconsumo di energia. La Commissione europea proprio nei giorni scorsi ha concesso la possibilità che i 2,2 miliardi di euro destinati dal PNRR a questo intervento possono essere a fondo perduto e non come prestito (LEGGI TUTTO), aprendo potenzialmente a grandi opportunità”, ha sottolineato il ministro.
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