In merito al “Programma delle Infrastrutture Strategiche – Allegato al Documento di economia e finanza 2015”, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nella riunione del 7 maggio scorso, ha manifestato “viva preoccupazione sulla posizione del Governo in merito a tale tema, in quanto con il documento di Programmazione delle infrastrutture strategiche allegato al DEF 2015 il Governo ha modificato radicalmente l’approccio allo sviluppo del processo di pianificazione delle infrastrutture del Paese”.
Nel merito della nuova strategia di Programmazione presentata al pubblico dal ministro delle Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio prima di presentarla a Regioni ed Enti Locali, “vista la sua dirompente modificazione delle attuali procedure, la Commissione ritiene necessario rimandare l’espressione di una posizione politica solo dopo il chiarimento totale” da parte del Governo su una serie di punti riguardanti l'Allegato Infrastrutture XII connesso al Documento di Economie e Finanze del 2014.
SELEZIONATE 25 OPERE PRIORITARIE PUNTANDO SU FERROVIE E METROPOLITANE. Ricordiamo che il nuovo Programma delle infrastrutture strategiche 2015 identifica 25 opere prioritarie (LEGGI TUTTO), per un costo totale di 70,9 miliardi di euro e coperture finanziarie pari a 48 miliardi di euro. Dei 41 mld di risorse pubbliche disponibili ben 31 sono dedicati alla mobilità ferroviaria e cittadina.
REGIONI: “PROBLEMATICITÀ NEL MERITO E NEL METODO”. Secondo la Conferenza delle Regioni, alcuni punti di questo nuovo Programma presentano “problematicità nel merito e nel metodo. Queste problematicità sono così sintetizzabili:
- Non sono chiari i criteri con i quali sono state scelte le venticinque Opere Strategiche indicate nell’Allegato Infrastrutture al DEF 2015. Alcune di quelle opere sono praticamente terminate, altre hanno importi pari a zero.
- Se nuova strategia di Programmazione deve esserci e se questa deve intendersi attuata all’interno non solo del contesto delineato dalla Legge Obiettivo, ma anche nell’ambito dei Contratti di Programma, del PON, dei POR, del Piano Aeroporti e del Piano Porti, in tutti questi ambiti le regioni dovrebbero essere chiamate ad esprimere intesa.
- Se la Programmazione delle Opere Strategiche deve assumere, come indicato dal Governo, un carattere pluriennale, questo deve essere inteso associato alle sole opere (venticinque) del documento programmatico attualmente presentato o anche alle opere che saranno introdotte con l’integrazione delle Opere Strategiche di interesse regionale, che si avvierà a luglio?”.
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