Uno dei nodi da sciogliere in merito allo schema di nuovo Regolamento per la disciplina semplificata della gestione delle terre e rocce da scavo - decreto del Presidente della Repubblica (attuativo dell'art. 8 della Legge Sblocca Italia) approvato dal Consiglio dei ministri in secondo esame preliminare il 15 gennaio scorso – riguarda il nuovo tetto sull'amianto.
Nelle scorse settimane il testo del DPR prevedeva un limite tollerato per l'amianto molto più severo di quello attuale – un decimo di quello oggi vigente – mettendo concretamente a rischio quelle grandi opere, come il Terzo valico o la Tav, collocate nelle aree in cui sono naturalmente alti i livelli di amianto, come la Liguria o il Piemonte.
LE REGIONI ATTENDONO MODIFICHE AL TESTO. In merito al Terzo Valico ferroviario Genova-Milano, la Regione Liguria ha chiesto al ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti conferme sulla modifica del testo del DPR che “imponeva ai siti con la presenza di più di una fibra di amianto all’interno dello scavo, in una parte di roccia, di smaltirlo in loco o di trattarlo come rifiuto pericoloso”, spiega la Regione Liguria in una nota. Una procedura che “secondo molte regioni comporterebbe un considerevole aumento dei costi di smaltimento. Sia Cociv, sia Autostrade per l’Italia hanno segnalato che senza modifiche il testo avrebbe messo a rischio il piano degli investimenti di molte opere in diverse zone del Paese e in Liguria, il previsto ribaltamento a mare di Fincantieri a Sestri Ponente, strettamente legato al deposito dello 'smarino' provenienti dai cantieri del Terzo Valico”.
L’assessore all’Ambiente e Infrastrutture Giacomo Giampedrone, in un incontro ieri con il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, dopo il sopralluogo ai cantieri del Bisagno e del Fereggiano, ha presentato al ministro Galletti una memoria che richiama anche i motivi per i quali la Conferenza Stato-regioni non aveva dato l’intesa alla bozza del governo. Toti e Giampedrone hanno preso atto delle modifiche al provvedimento annunciate dal ministro Galletti, riservandosi una valutazione una volta a conoscenza della nuova bozza di testo.
“Le soluzioni alternative, per non compromettere i lavori delle opere in corso e di quelle future, chieste dalle regioni non metteranno a rischio la sicurezza dei cittadini”, afferma la R. Liguria. “La questione riguarda, infatti, il ritrovamento di fibre di amianto in loco e all’interno nella roccia, nulla a che vedere con materiali volatili”.
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