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Obbligo di qualificazione per manutentori antincendio, CNA: “Business sulla pelle delle imprese”

La norma, contenuta nella bozza di un decreto che potrebbe essere emanato prossimamente, sta creando una certa apprensione tra le imprese del settore

martedì 25 febbraio 2020 - Redazione Build News

cna impianti

Il contenuto di una bozza di decreto, che dovrebbe essere emanato dal Ministero dell’Interno di Concerto con il Ministero del Lavoro, introdurrebbe l’obbligo di “qualificazione dei tecnici manutentori” degli impianti antincendio da ottenere previa frequenza, obbligatoria, di un corso di formazione e il superamento di un esame con prove scritte, pratiche ed orali.

Secondo Guido Pesaro, Responsabile Nazionale CNA Installazione Impianti, l’obbligo “sembra costruito apposta per favorire il business di qualche società di formazione ed è in palese contrasto con la normativa vigente in materia di abilitazione dei responsabili tecnici delle imprese installatrici”.

Al momento è il DM 37/08 (art. 4) a determinare i requisiti che devono possedere i Responsabili Tecnici, gli unici soggetti abilitati a firmare una dichiarazione di conformità degli impianti, documento che garantisce che gli impianti stessi siano stati realizzati, o manutenuti, secondo la regola dell’arte.

Non si comprende pertanto – prosegue Pesaro – a che titolo venga richiesta una qualificazione obbligatoria a chi interviene materialmente sugli impianti, qualificazione i cui ‘contenuti minimi’ sono raccolti in un allegato al decreto di ben 19 pagine. Contrariamente a quanto dice l’allegato, è infatti il Responsabile Tecnico, e non un non meglio identificato ‘tecnico manutentore’, ad avere la responsabilità della corretta manutenzione degli impianti e dei sistemi antincendio.

Inoltre, secondo gli installatori della CNA, la bozza di decreto contiene alcune contraddizioni ed inesattezze, a partire dal fatto che, introducendo una formazione obbligatoria abilitante, non siano state coinvolte le Regioni, che hanno ancora potestà legislativa in materia di formazione. E poi andrebbe meglio spiegata l’esclusiva che viene data al Corpo dei Vigili del Fuoco nella nomina e nella composizione delle Commissioni Esaminatrici ai cui membri, è specificato nell’Allegato II al Decreto, verrà corrisposto “lo stesso importo previsto per i componenti delle commissioni d’esame delle attività di accertamento per il rilascio dell’attestato di idoneità per il personale addetto ai servizi di sicurezza nei luoghi di lavoro ai sensi del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81”.

“Mi sembra evidente – conclude con una battuta il Responsabile Nazionale degli installatori CNA – che ci sia qualcuno che sta giocando col fuoco e che su questo nuovo obbligo che si vuole imporre alle imprese installatrici vada fatta molta chiarezza sia in termini di sovrapposizione normativa che di trasparenza. E noi questa chiarezza non mancheremo di chiederla”.

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