In attesa del terzo report Oice sulle gare di servizi tecnici relativi al Pnrr, l’Osservatorio Oice/Informatel di maggio ha evidenziato che da ottobre 2021 i bandi pubblicati per PNRR sono stati 576, per un valore di 864,4 milioni di servizi e un conseguente valore dei lavori di 11.333,6 milioni 2022 (nel mese di maggio 133; nei primi 5 mesi del 2022 sono stati 496).
Il confronto con maggio 2021 mostra il calo del 18,9% nel numero delle gare ma una crescita del 76,2% nel loro valore. Il valore di maggio 2022 è stato raggiunto, come già detto, grazie ai 94,3 mln in 8 gare di Invitalia, che da sole hanno rappresentato il 63,4% del valore totale.
In ogni caso è evidentissimo che il numero delle gare ha iniziato a calare (fino al 31%) con l’entrata in vigore un anno fa del decreto 77 sulle semplificazioni Pnrr, che ha innalzato la soglia per gli affidamenti diretti a 139.000 euro.
Emerge come l’importo medio delle gare di progettazione, grazie anche ad alcuni maxi bandi emessi in questi ultimi mesi, si stia attestando su valori che superano di gran lunga le medie degli ultimi cinque anni; infatti se nei primi cinque mesi del 2021 il valore medio per i bandi di progettazione era di 213.155 euro, nel 2022 raggiunge un importo di 511.103 euro (+151,6%). Negli anni dal 2018 al 2021, tanto per avere un elemento di riferimento più ampio, la media era stata di 213.876 euro. Nel 2018 registravamo il valore medio minimo di 153.567 euro, nel 2019, 259.853, nel 2020, 247.130 euro e nel 2021, 203.155 euro.
A commento dei dati definitivi dell’Osservatorio Oice/Informatel il Presidente dell’Associazione di via Flaminia:
Siamo nel centro di una tempesta perfetta con la guerra che fa impennare i costi energetici, le difficoltà ad operare con le regole per i bonus edilizi e tante anomalie in sede di attuazione dei contratti che rendono l’attività di professionisti, studi e società di ingegneria e architettura una vera e propria corsa ad ostacoli. Da ultimo l’adeguamento degli importi lavori chiesto a progettisti e direttori lavori che ovviamente va remunerato secondo le voci previste per le varianti e per la contabilità del decreto parametri. Adesso, dopo l’approvazione della legge delega per riscrivere il codice dei contratti pubblici, occorre affrontare subito il tema delle nuove regole ordinarie, anche se ad oggi tutto il codice è derogato sulla scia del Pnrr. Bisogna capire, al di là dei criteri di delega, se principi fondamentali per la qualità della progettazione come la centralità del Progetto esecutivo saranno, come auspichiamo con forza, tutelati. Ne parleremo in un evento che stiamo organizzando per il 6 luglio a Roma per fare sì che si superi la stagione delle deroghe e si ritorni ad un assetto stabile e equilibrato, non guidato dal semplificazioni a tutti i costi a danno della trasparenza, della concorrenza e della qualità del progettato e del costruito. Il lavoro non sarà semplice, l’Oice come sempre è al servizio delle istituzioni e fornirà il proprio contributo frutto dell’esperienza dei propri associati nella consapevolezza che soltanto con un buon progetto, dettagliato, frutto di approfondimento successivi sulla base di rilievi e indagini accurate, si può utilmente avviare la gara per l’esecuzione. Se poi il rup avrà necessità dovrà potere servirsi di supporti esterni di project management per il controllo di tempi e costi.
Tornando ai dati, gli accordi quadro per servizi di progettazione rilevati a maggio sono stati 52 con un valore di 115,5 milioni di euro, pari al 19,0% del numero e al 77,6% del valore totale. Il confronto con i primi cinque mesi del 2021 mostra nel 2022 una perdita del 39,0% nel numero dei bandi ma una crescita del 53,5% nel loro valore; il valore medio a bando è cresciuto del 151,6%.
Cresce il mercato di tutti i servizi di architettura e ingegneria, infatti nel mese di maggio le gare sono state 462 (+2,2% su aprile), con un valore di ben 446,8 milioni di euro (-4,6% su aprile) di nuovo uno dei valore massimi, dopo quello di aprile, nella serie storica dell’osservatorio Oice dal 1996; il confronto con il mese di maggio 2021 vede il numero calare del 41,2% ma il valore salire dell’86,6%. I primi cinque mesi si chiudono con un -41,2% in numero e +41,4% in valore sullo stesso periodo del 2021.
I bandi per appalti integrati rilevati nel mese di maggio sono stati 64, con valore complessivo dei lavori di 318,6 milioni di euro e con un importo di progettazione stimato in 21,5 milioni di euro. Rispetto al mese di aprile il numero cresce del 23,1% e il valore scende del 77,0%, il confronto con maggio 2021 vede il numero scendere del 22,9% e il valore del 61,6%.
Nei primi cinque mesi del 2022 gli appalti integrati crescono del 2,7% in numero e del 156,7% in valore sul 2021. Il valore della progettazione compresa cresce del 344,6%, dai 47,4 milioni dei primi cinque mesi del 2021 ai 210,5 milioni del 2022.