L'Oice, l’associazione aderente a Confindustria, che raggruppa 385 società di ingegneria e di architettura per un fatturato complessivo di oltre 2 miliardi di euro, ha rinnovato il Consiglio Direttivo durante l’assemblea dello scorso 23 giugno a Roma.
Il nuovo Consiglio Direttivo, che sarà in carica fino al 31 maggio 2020, è così composto:
Andrea Benincasa Di Caravacio (So.tec. Srl), Maurizio Boi (Tecnolav Engineering Srl), Roberto Carpaneto (D’appolonia Spa), Sandro Favero (F&M Ingegneria Spa), Francesca Federzoni (Politecnica Ingegneria Ed Architettura S.c.), Giovanni Battista Furlan (Net Enginering International Spa), Antonino Galatà (Spea Engineering Spa), Armando Latini (European Engineering – Consorzio Stabile Di Ingegneria), Antimo Lentini (S.j.s. Engineering Srl), Beatrice Majone (Majone & Partners Srl), Nicola Angelo Marotta (Technip Italy Spa), Guglielmo Migliorino (Duomi Srl), Alessandro Pandolfi (Pro Iter Srl), Guido Peri (Alpina Spa), Fabrizio Ranucci (Italferr Spa), Massimo Recalcati (MM Spa), Claudio Recchi (Proger Spa), Primo Stasi (Etacons Srl), Francesco Ventura (Vdp Srl), Antonio Vettese (Sistema Progetto Srl).
Nel nuovo Consiglio Direttivo su 20 consiglieri, 11 sono stati riconfermati dal Consiglio precedente, mentre 9 sono i nuovi entrati.
“È da salutare con estremo interesse – ha dichiarato il presidente dell’Oice Gabriele Scicolone – l’ingresso in Consiglio di tante nuove società di ingegneria che da anni mancavano all’appello delle nostre elezioni; società importanti e visibili, che aiuteranno sicuramente a ridare vigore all’Associazione ed alla nostra rappresentanza che negli ultimi due anni sta raccogliendo i frutti di un quinquennio di lavoro. Possiamo vederlo anche come sintomatico di una rinascita dell’interesse delle grandi società di ingegneria italiane e nella credibilità della rappresentanza di settore, anche a seguito degli importanti risultati raggiunti ad esempio con il ripristino della cosiddetta centralità del progetto nel Nuovo Codice degli Appalti recentemente promulgato”.
“Il lavoro da fare - ha concluso il presidente dell’Oice - è ancora tantissimo; penso che al momento abbiamo pensato allo sgrosso; ora ci sarà da andare nel dettaglio nei prossimi anni, e poter contare su un Consiglio così coeso e rappresentativo è sicuramente un bene per l’associazione e per la categoria”.