Sulla G.U. n. 36 del 13 febbraio 2023 sono pubblicati due Decreti del 12 gennaio 2023 del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, aventi ad oggetto la definizione dei criteri e delle modalita' per la concessione di benefici a fondo perduto a favore di nuove infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici fast e ultrafast da realizzare sulle superstrade e nei centri urbani.
Il primo decreto, ai sensi dell'art. 14, comma 1, lettera g), del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199, definisce i criteri e le modalita' per la concessione dei benefici a fondo perduto previsti dalla Missione 2, Componente 2, Investimento 4.3, del PNRR, al fine di incentivare la realizzazione sulle superstrade di almeno 7.500 infrastrutture di ricarica super-veloci per veicoli elettrici.
L'altro decreto, ai sensi dell'art. 14, comma 1, lettera g), del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199, definisce i criteri e le modalita' per la concessione dei benefici a fondo perduto previsti dalla Missione 2, Componente 2, Investimento 4.3, del PNRR, al fine di incentivare la realizzazione nei centri urbani di almeno tredicimilasettecentocinquantacinque infrastrutture di ricarica veloci per veicoli elettrici.
I due decreti, entrati in vigore oggi 14 febbraio, consentiranno l’installazione entro i prossimi tre anni di oltre 21 mila stazioni di ricarica per i veicoli elettrici, nelle superstrade e nei centri urbani italiani, grazie ai 713 milioni di euro previsti dal Pnrr.
I decreti MASE stabiliscono le modalità di accesso ai fondi, le tipologie di progetti, le spese ammissibili, le modalità di selezione e gli ambiti territoriali per l'installazione delle colonnine.
Entro la fine del 2025 saranno così installate almeno 7.500 stazioni di ricarica nelle strade extraurbane e 13.755 nelle città.
Più in particolare, nei centri urbani è prevista l'installazione di infrastrutture di ricarica da almeno 90 kW di potenza. Sulle superstrade invece saranno installate infrastrutture superveloci (da 175 kW), soprattutto in stazioni di servizio e in aree di parcheggio esistenti, per garantire ricariche in tempi brevi adatte a itinerari di lunga percorrenza.
Per i punti di ricarica nei centri urbani, si terrà conto dell’attuale parco circolante, della disponibilità di rimesse, parcheggi e box auto privati, della qualità dell’aria e della vocazione turistica dei Comuni.