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Oneri di sistema, le proposte AEEGSI per riforma bollette elettriche non domestici

L'Autorità intende non penalizzare rinnovabili ed efficienza energetica e stimolare gli investimenti in accumuli. Il documento in consultazione fino al 24 giugno

venerdì 27 maggio 2016 - Redazione Build News

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Con il documento per la consultazione 255/2016/R/eel l'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico illustra i propri orientamenti in merito alla riforma delle componenti tariffarie a copertura degli oneri generali per i clienti non domestici, in attuazione del decreto legge n. 201/15 (c.d. "milleproroghe"), come convertito con legge n. 21/2016.

Dopo una disamina del contesto normativo di riferimento, delle modalità di aggiornamento delle componenti tariffarie a copertura degli oneri e della relativa attuale struttura tariffaria - che evidenzia che il gettito attualmente deriva in maniera preponderante dai kWh prelevati dalla rete - il documento illustra ipotesi alternative di intervento.

Gli orientamenti dell'Autorità assumono:

- come perimetro di applicazione della riforma l'insieme delle seguenti componenti: A2, A3, A4, A5, As, MCT, UC4 e UC7;

- come struttura di riferimento per la tariffa di rete la somma delle seguenti componenti: componente TRAS, componente DIS, componente MIS, componenti perequative UC3 e UC6.

Nel documento non sono trattate problematiche correlate al trattamento dei punti di prelievo in alta e altissima tensione per uso trazione della società RFI, alla razionalizzazione e semplificazione del sistema con riferimento a quanto previsto dal decreto legge 91/14 (cosiddetto "taglia-bollette") per le PMI in BT con potenza impegnata superiore a 16,5 kW e in MT. Inoltre la consultazione non riguarda le agevolazioni alle imprese a forte consumo di energia ("energivori ex art. 39") che sono al vaglio delle Commissione europea a seguito della notifica del Governo. Gli impatti derivanti dalla riforma oggetto del documento, in particolare per le imprese energivore, potranno pertanto essere valutati compiutamente solo quando sarà disponibile il quadro applicativo definitivo delle agevolazioni, in esito all'approvazione del piano di adeguamento previsto dalla Comunicazione della Commissione 2014/C 200/01.

TRE IPOTESI. Le tariffe dei servizi di rete sono attualmente articolate secondo una struttura trinomia che comprende tre componenti: una componente fissa espressa in cent€/punto di prelievo/anno; una componente risultato del prodotto tra un'aliquota unitaria espressa in cent€/kW/anno e la potenza impegnata; una componente risultato del prodotto tra un'aliquota unitaria espressa in cent€/kWh e l'energia prelevata. La legge n. 21/2016 indica che la struttura tariffaria degli oneri generali deve tendere a uniformarsi ai criteri utilizzati per le tariffe di rete, tenendo conto della diversa natura degli oneri e delle tariffe; da ciò derivano le tre seguenti diverse ipotesi considerate:

1. Ipotesi A (trinomia di rete): la nuova struttura tariffaria è pienamente riflessiva della struttura tariffaria applicata ai servizi di rete. In particolare, si prevede l'introduzione di un coefficiente moltiplicativo (KOG), che viene applicato alla spesa totale per servizi di rete per ciascun cliente per determinare la spesa totale per oneri generali dello stesso cliente. Tale coefficiente, calcolato come rapporto tra il gettito totale degli oneri generali per tutte le tipologie di clienti non domestiche e il gettito totale delle tariffe di rete per le stesse tipologia di clienti, sulla base dei dati di volumi previsti per l'anno 2016 assumerebbe valore pari a 2,91.

2. Ipotesi B (mista): la nuova struttura tariffaria è in parte riflessiva della struttura della tariffa di rete e in parte proporzionale all'energia elettrica prelevata, secondo un parametro uniforme tra tipologie di utenza. In particolare, si prevede di considerare una combinazione lineare tra l'ipotesi A e un onere distribuito in modo indifferenziato per kWh prelevato e uniforme tra tutte le tipologie di clienti non domestici (flat uniforme). Sono quindi considerate 3 diverse varianti dell'ipotesi B:

{Opzione B1} = 0,75 * {Ipotesi A} + 0,25 * {Ipotesi "flat uniforme"}

{Opzione B2} = 0,50 * {Ipotesi A} + 0,50 * {Ipotesi "flat uniforme"}

{Opzione B3} = 0,25 * {Ipotesi A} + 0,75 * {Ipotesi "flat uniforme"}

L'ipotesi B, in tutte le sue varianti, risulta sempre trinomia, ma solo parzialmente riflessiva della struttura tariffaria di rete.

3. Ipotesi C (split) - la nuova struttura tariffaria sempre trinomia e parzialmente riflessiva, ma è a differenza delle ipotesi A e B prevede strutture differenziate per gli oneri derivanti degli incentivi alle fonti rinnovabili e gli altri oneri. In particolare l'ipotesi C è costruita applicando la struttura dell'opzione B3 agli oneri per il finanziamento degli incentivi alle fonti rinnovabili e la struttura dell'opzione A agli altri oneri.

Come descritto nel documento 255/2016/R/eel, l'effetto delle opzioni porta conseguenze diverse per i clienti connessi in bassa, media, alta e altissima tensione. La valutazione delle conseguenze per singolo cliente (effetti individuali), dipende dal comportamento di prelievo del singolo cliente. Uno spostamento troppo repentino degli oneri generali dalla componente in energia (struttura attuale) a quella trinomia, in cui una parte degli oneri è proporzionale alla potenza impegnata o in quota fissa, potrebbe avere anche effetti non desiderabili, in particolare su alcune fasce residuali di clienti con caratteristiche di prelievo molto diverse dalla media della tipologia di appartenenza o nei confronti delle scelte di investimento per lo sviluppo delle fonti rinnovabili o per l'incremento dell'efficienza energetica negli usi finali.

CRITERI DI VALUTAZIONE QUALITATIVA DELLE DIVERSE OPZIONI. Oltre a valutazioni quantitative, devono essere considerati anche alcuni criteri di valutazione qualitativa delle diverse opzioni, tra cui:

a. lo stimolo agli investimenti in sviluppo di fonti rinnovabili e in efficienza energetica degli usi finali;

b. l'accettabilità diffusa dell'impatto della riforma della struttura tariffaria degli oneri generali;

c. la minimizzazione degli scostamenti aggregati dalla situazione attuale;

d. la minimizzazione dell'impatto dovuto alla redistribuzione a favore delle imprese energivore;

e. lo stimolo agli investimenti in sistemi di accumulo.

DUE OPZIONI PER L'ATTIVAZIONE GRADUALE. Il documento affronta, infine, la fattibilità della riforma prevista presentando possibili opzioni di gradualità nell'applicazione della nuova struttura tariffaria degli oneri generali. Mentre per i clienti in alta e altissima tensione si conferma la decorrenza dal 1° gennaio 2016, per i clienti in media e bassa tensione, si ritiene che l'applicazione dalla stessa data comporterebbe la necessità di effettuare conguagli ad un numero elevato di clienti, con le complicazioni derivanti dai possibili cambi di fornitore. L'Autorità intende, quindi, valutare due opzioni per l'attivazione graduale:

- Opzione A: applicazione della nuova struttura ai clienti in media tensione dal 1° luglio 2016 e ai clienti in bassa tensione dal 1° gennaio 2017;

- Opzione B: applicazione della nuova struttura ai clienti in media tensione dal 1° gennaio 2017 e ai clienti in bassa tensione dal 1° gennaio 2018.

OSSERVAZIONI ENTRO IL 24 GIUGNO. I soggetti interessati sono invitati a far pervenire all'Autorità le proprie osservazioni entro il 24 giugno 2016.

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