L’Assemblea ha eletto:
• Luigi Cesca, di CImolai
• Angelo Ciribini, dell'Università di Brescia
• Luca Ferrari, di Harpaceas
• Marco Perazzi, di UNICMI
• Federico Sablone, di Italferr
Il nuovo consiglio, rappresentativo di molte delle componenti della filiera delle costruzioni che, nei diversi ambiti operativi, sono coinvolte nelle “rivoluzione BIM”, resterà in carica per tre anni. Ricordiamo che Building Smart Italia è presieduto di diritto da Stefano Della Torre, essendo il Direttore pro-tempore del dipartimento ABC del Politecnico di Milano. L'Assemblea ha anche approvato il nuovo statuto.
Tra gli obiettivi principali di Building Smart Italia vi è senz’altro quello di porsi, analogamente a quanto fatto da altri Capitoli nazionali (ad esempio in Gran Bretagna, Francia, Germania e Paesi scandinavi, solo per limitarsi all’Europa) quale interlocutore privilegiato per il Governo per l’adozione di politiche che favoriscano la diffusione del BIM anche in Italia superando in questo modo l’attuale ritardo culturale e operativo.
L’impiego diffuso del BIM consentirebbe infatti da un lato di ridurre in maniera significativa i costi di costruzione e gestione di fabbricati e infrastrutture – garantendo tra l’altro una maggiore trasparenza negli appalti pubblici– e dall’altro favorirebbe la maggior competitività sui mercati esteri da parte dei soggetti che, stante l’asfittico mercato domestico, stanno sempre più orientando il loro business in quella direzione.