“Stiamo incontrando le Regioni per definire le opere che ritengono importanti e prioritarie. Non vogliamo più ragionare in termini di emergenza, come prevede la legge-obiettivo, ma vogliamo ragionare in termini di programmazione, come in ogni buona famiglia”.
Lo ha spiegato venerdì scorso il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, in occasione della presentazione del completamento della Civitavecchia-Orte nel tratto Monteromano Est-Cinelli.
STOP AL METODO DELLA LEGGE OBIETTIVO. Delrio ha annunciato che entro settembre sarà pronto il documento pluriennale di programmazione delle opere infrastrutturali, che avrà durata triennale: “metteremo in fila, entro settembre, la lista delle opere fondamentali”, ha detto il ministro, precisando che il metodo che sarà adottato è la “cooperazione con le Regioni. Abbandoniamo il metodo della Legge obiettivo e torniamo alla procedura di programmazione. Ogni Regione darà la sua priorità ed entro settembre presenteremo il piano delle opere stradali, autostradali, ferroviarie ed aeroportuali”.
RENZI: PIANO PER SBLOCCARE LE OPERE PUBBLICHE FERME PER COLPA DELLA BUROCRAZIA. “Se sbloccassimo, come intendiamo fare, i cantieri fermi per intoppi, ritardi, problemi, ricorsi, avremmo oltre l'1% in più di Pil e oltre 17 miliardi di euro rimessi nell'economia”, ha dichiarato nei giorni scorsi il premier Matteo Renzi, annunciando un piano per sbloccare le opere pubbliche rimaste impantanate nelle maglie della burocrazia, con la creazione di una cabina di regia ad hoc (LEGGI TUTTO).