È stato approvato ieri al Cipe il Piano Operativo FSC 2014-2020 da 11,5 miliardi di opere pubbliche di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che dà attuazione con specifici interventi alla delibera del Cipe del 10 agosto.
“Un piano robusto - commenta il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio - per migliorare la rete stradale e ferroviaria, favorendo l’accessibilità ai territori e all’Europa, superando le strozzature nella rete, con particolare riferimento alla mobilità nei nodi e nelle aree urbane. Contribuiamo così alla messa in sicurezza del patrimonio infrastrutturale per strade, ferrovie nazionali e regionali e con il piano per la sicurezza delle dighe. Forte impegno anche per la mobilità sostenibile con il Piano Metropolitane e risorse per il rinnovo del materiale nel trasporto pubblico locale”.
Il Piano Operativo è articolato per assi tematici e linee di azione, e si articolano in piani di settore e singoli interventi.
La somma è così ripartita: interventi stradali per 5,331 miliardi, interventi nel settore ferroviario per 2,056 miliardi, messa in sicurezza del patrimonio infrastrutturale esistente per 1,315 miliardi, interventi per il trasporto urbano e piano metropolitane per 1,218 miliardi, rinnovo materiale trasporto pubblico locale e piano nazionale sicurezza ferroviaria per 1,3 miliardi di cui 300 milioni per il piano sicurezza delle ferrovie concesse, infine altri interventi per 280 milioni.
Le opere finanziate sono state individuate a valle di un percorso di confronto e condivisione con le Regioni e con i Concessionari delle reti di infrastrutture stradali e ferroviarie.
MESSA IN SICUREZZA DI INFRASTRUTTURE E DIGHE. Oltre a un sostanzioso piano di completamento di opere pubbliche stradali e ferroviarie, nel dettaglio il Piano Operativo prevede una importante risposta alle esigenze di messa in sicurezza del patrimonio infrastrutturale, con interventi di manutenzione straordinaria e di ripristino delle essenziali condizioni di sicurezza ormai non più procrastinabili. La somma per la messa in sicurezza del patrimonio esistente, 1,315 miliardi, prevede per interventi stradali 1,021 miliardi.
Un altro settore che necessita di interventi urgenti non rinviabili in merito soprattutto alle condizioni di sicurezza è quello delle dighe, che interagiscono con il territorio in modo molto rilevante, sia dal punto di vista idraulico che ambientale: il tema viene approvato per la prima volta dopo molti anni stanziando 294 milioni per 101 interventi con il Piano nazionale dighe.
SICUREZZA E MOBILITÀ SOSTENIBILE. Il Piano, inoltre, contiene importanti interventi per la mobilità sostenibile, in particolare il Piano Metropolitane e la strategia nazionale per il rinnovo del materiale rotabile per il trasporto pubblico locale, configurandosi come Piano nazionale con riferimento sia al settore del materiale rotabile su ferro che per quanto riguarda il materiale rotabile su gomma.
Per la sicurezza ferroviaria e rinnovo del parco mezzi Tpl, la somma di 1,3 miliardi, è stata destinata con 800 milioni destinati a interventi tecnologici e rinnovo mezzi ferroviari, e 200 milioni per il rinnovo del parco autobus. Diventa operativo anche il Piano nazionale per la sicurezza ferroviaria per intervenire sulle linee regionali interconnesse con il miglioramento dei dispositivi di segnalamento, con risorse per 300 milioni.
IL PRIMO PIANO METROPOLITANE. Per quanto riguarda la mobilità sostenibile, il Piano Operativo Fsc contiene anche il Piano Metropolitane, che risponde alla domanda di trasporto pubblico nelle città, e prevede per le metropolitane e il trasporto rapido di massa azioni di completamento di linee avviate e nuovi itinerari, miglioramento dei servizi e dei mezzi. La somma di 1,218 miliardi prevede 21 interventi, dal Piemonte alle Isole.
L’impostazione strategica del Piano operativo e la scelta degli obiettivi sono coerenti con “Connettere l’Italia”, Documento strategie per le infrastrutture di trasporto e logistica approvato con il DEF 2016 e in particolare, per le regioni meridionali, con il Programma Operativo Nazionale “Infrastrutture e Reti” 2014-2020 e con i “Patti per il Sud” sottoscritti dal Governo con Presidenti di Regione e Sindaci.
Il Piano sostiene ed integra interventi inseriti nei diversi strumenti di programmazione a titolarità del Ministero: Contratti di Programma per le modalità stradale e ferroviaria, PON Infrastrutture e Reti, Piani e Programmi di settore.
MISE: DAL CIPE VIA LIBERA A PIANO OPERATIVO IMPRESE E COMPETITIVITÀ, IN ARRIVO 1,4 MILIARDI. Ieri il Cipe ha approvato anche il Piano Operativo “Imprese e Competitività” proposto dal Ministero dello Sviluppo Economico. La dotazione del Piano è costituita da 1400 milioni di euro del Fondo Sviluppo e Coesione, cui potranno aggiungersi ulteriori risorse regionali, per un ammontare stimato in 2 miliardi di euro, che determineranno nel triennio un volume di investimenti pubblico/privati non inferiore ai 4 miliardi.
Il Piano Operativo, articolato su tre linee di intervento, è mirato a sostenere e potenziare i contratti di sviluppo, ad attuare una robusta azione di sostegno della “space economy”, ad aumentare la dotazione del programma Iniziativa PMI.
Ai contratti di sviluppo sono attribuiti 916 milioni di euro, che potranno consentire lo scorrimento della graduatoria del bando Invitalia ed il sostegno di iniziative di investimento condivise dalle Regioni, centrate sulla specializzazione produttiva e coerenti con gli indirizzi del Piano Nazionale Industria 4.0, alle quali viene esplicitamente riconosciuto carattere di priorità.
PIANO SPACE ECONOMY. Il Piano Space Economy, finanziato con 350 milioni di euro, si struttura come una iniziativa settoriale di significativa massa critica mirata a consentire all’Italia di trasformare l’industria dello spazio in uno dei motori propulsori della crescita del Paese. Il Piano deriva la sua impostazione dalle risultanze dei lavori della cabina di regia istituita nel 2014 presso la Presidenza del Consiglio, e partecipata da organismi di ricerca, organizzazioni di imprese, stakeholders.
Il potenziamento della dotazione del Piano Iniziativa PMI, del valore di 100 milioni di euro, accrescerà, infine, il volume di credito destinabile agli investimenti delle piccole e medie imprese, per mezzo di una o più operazioni di cartolarizzazione di finanziamenti già erogati.
I 916 milioni di euro destinati al potenziamento della dotazione dei contratti di sviluppo sono destinati: per 658 milioni alle regioni meno sviluppate; per 74 milioni alle regioni in transizione; per 184 milioni alle regioni più sviluppate.
I 350 milioni finalizzati alla “space economy” sono invece così distribuiti: 78 milioni alle regioni meno sviluppate; 7 milioni alle regioni in transizione; 265 milioni alle regioni più sviluppate.
Nel commentare la discussione del CIPE, il sottosegretario MISE con delega alla programmazione economica, Antonio Gentile, ha affermato come “le misure finanziate, su iniziativa del MISE, produrranno un impatto economico immediato. Sia per i contratti di sviluppo che per il programma della space economy disponiamo di un parco progetti di significativo valore, caratterizzato da forti contenuti innovativi e suscettibile di ulteriore incremento attraverso l’apporto e la partecipazione delle Regioni. Il Piano dovrà rappresentare l’occasione di istituire un presidio permanente delle politiche per la crescita. L’inversione del trend economico e i segni di ripresa che giungono dal sistema delle imprese debbono spingerci a semplificare, agire per obiettivi chiari e distinti, anche nella prospettiva di finanziare a breve nuove grandi iniziative settoriali mediante il ricorso a quota parte degli ulteriori 11 miliardi di euro del Fondo Sviluppo e Coesione iscritti nella legge di bilancio 2017”.