Con l'ordinanza n. 1093 del 1° aprile 2016, il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso del Consiglio nazionale forense (Cnf) e degli Ordini degli avvocati contro l’Autorità Nazionale Anticorruzione in merito all’applicazione delle disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione - Legge n.190/2012 - agli ordini e collegi professionali.
SOSPESA L’ESECUTIVITÀ DELLA SENTENZA DEL TAR LAZIO. Tenuto anche conto “degli sviluppi normativi attualmente in itinere, aventi finalità chiarificatrici riguardo alla portata applicativa soggettiva dell’attuale disciplina normativa in materia di contrasto alla corruzione”, Palazzo Spada ha accolto l'istanza, avanzata dagli avvocati, di sospensione della sentenza del Tar del Lazio n. 11392/2015 che ha respinto il ricorso presentato dal Cnf e dagli Ordini forensi ai fini dell'annullamento della delibera con cui l’Anac ha ritenuto la legge n. 190/2012 applicabile anche agli ordini e ai collegi professionali, in quanto “enti pubblici non economici”.
Il Consiglio di stato ha fissato l’udienza pubblica per il prossimo 17 novembre.