A febbraio torna a crescere il mercato della progettazione pubblica: sono state bandite 370 gare, per un valore di 83,3 milioni di euro; rispetto a gennaio +36,5 in numero e +75,2% in valore. Il confronto con febbraio 2020 mostra invece un calo del 13,1% in numero, ma un incremento del 18,8% in valore. Va però considerato che il 35% del valore del mese è dovuto ad un bando per accordi quadro in 3 lotti della Regione Campania per infrastrutture di trasporto del valore di 30,0 milioni di euro. In totale gli accordi quadro nel mese sono stati 7 con un valore di 31,5 milioni di euro. Senza il citato mega accordo quadro il valore si sarebbe contratto a 53,3 milioni di euro (con una riduzione del 23,9% su febbraio 2020) . Il risultato è quindi quello di una contrazione del mercato rispetto all'analogo mese di un anno fa che era stato segnato da una forte immissione di accordi quadro da parte, ad esempio, di ASPI.
Nonostante la possibilità di un maggiore ricorso alla scelta fiduciaria, le manifestazioni di interesse pubblicate con un valore inferiore ai 75.000 euro, sono state 170, il 45,5% del totale, con un valore di 6,8 milioni di euro, pari all'8,2% del totale; questo testimonia che le stazioni appaltanti, in gran parte, preferiscono procedure ad evidenza pubblica agli affidamenti diretti. La restante parte del mercato.
Nel primo bimestre del 2021 sono stati pubblicati per servizi di sola progettazione 641 bandi con un valore di 130,9 milioni di euro, -4,3% in numero ma +10,7% in valore sui primi due mesi del 2020.
In questo momento di grande incertezza per quelli che speriamo siano gli ultimi colpi della pandemia - ha dichiarato Gabriele Scicolone, Presidente OICE - il mercato della progettazione e, più in generale, quello dei servizi di architettura e ingegneria, danno ancora segnali positivi. Febbraio recupera in parte quanto perso a gennaio per il contributo delle gare sottosoglia. Nel confronto tra i primi due mesi del 2021 e il bimestre 2020 le gare sotto soglia bandite quasi raddoppiano di valore, una spia dell'attivismo delle piccole e medie pubbliche amministrazioni, di questo hanno bisogno tutti i soggetti operanti nel mercato. Siamo però francamente sconcertati per quelle, fortunatamente poche, amministrazioni che stanno bandendo gare di progettazione sopra soglia ue al massimo ribasso, una follia giuridica che avevamo denunciato con forza con il decreto semplificazioni. Chiediamo al Governo di intervenire urgentemente perchè non è accettabile nè ora, nè in prospettiva con gli interventi del PNRR che si progetti senza valutare la qualità dell'offerta. Diversamente sicurezza, efficacia ed efficienza degli interventi saranno messi a serio rischio da avventurieri del massimo ribasso e da pratiche opache in sede di esecuzione dei contratti per recuperare il ribasso offerto in gara. Al governo vogliamo poi ribadire la necessità, ripetuta ormai all'infinito da oltre un anno, di assicurare l'attivazione di tutti gli accordi quadro: abbiamo visto dei miglioramenti soprattutto da parte di Anas ma aspettiamo anche una modifica normativa che obblighi almeno ad una attivazione del 30% ogni anno, per rispetto degli aggiudicatari che nel frattempo si sono attrezzati e esposti con fidejussioni e garanzie in attesa dei contratti veri e propri. Infine chiediamo Attendiamo al Governo regole chiare per il PNRR, che diano una governance forte e un controllo da veri project manager di ogni intervento. L'occasione è d'oro, la sfida notevole e l'ingegneria e l'architettura organizzate sono pronte a fare la loro parte.
Anche nel mercato di tutti i servizi di ingegneria e architettura nel mese di febbraio prosegue il contenimento alle perdite del valore messo: le gare sono state 608, con un valore di 131,9 milioni di euro, rispetto a gennaio si rileva un incremento del 23,1% nel numero ma un calo del 29,3% nel valore, su febbraio 2020 il numero a -9,4% e il valore a -27,3%. Il primo bimestre si è chiuso con 1.102 gare per un valore di 318,5 milioni di euro, mostrando diminuzioni del 5,5% nel numero e solo del 4,7% nel valore. Da notare che il calo ha riguardato i bandi sopra soglia, che sono scesi del 32,2% nel numero e del 18,1% nel valore, mentre il sotto soglia cresce del 3,4% nel numero e del 52,9% nel valore.
In crescita il numero delle aggiudicazioni rilevate, anche se a febbraio 2020 erano state 200 - il valore massimo degli ultimi anni - sono state 110 a febbraio 2021. La media mensile del numero di aggiudicazioni nel 2016 è stata di 19, nel 2017 è stata di 40, nel 2018 di 61, nel 2019 di 55, la media nel 2020 è stata di 90 aggiudicazioni. I primi dati del 2021 danno una media mensile di 113 aggiudicazioni rilevate.
Le gare italiane pubblicate sulla gazzetta comunitaria sono passate dalle 181 unità del mese di febbraio 2020, alle 10 del mese appena trascorso, con un calo del 32,2%. Nell'insieme dei paesi dell'Unione Europea il numero dei bandi presenta, nello stesso mese, una diminuzione dell'8,7%, da considerare che da gennaio non sono più compresi i dati della Gran Bretagna, uscita dalle UE. E' sempre modesta l'incidenza del nostro paese che nel mese si attesta al 4,0% un dato di gran lunga inferiore rispetto un dato digran lunga inferiore rispetto a quello di paesi di paragonabile rilevanza economica: Germania 29,5%, Francia 26,8%, Polonia 4,5%.
I bandi per appalti integrati rilevati nel mese di febbraio sono stati 23, con valore complessivo dei lavori di 232,0 milioni di euro e con un importo dei servizi stimato in 2,2 milioni di euro. Rispetto al mese di febbraio 2020, il numero è calato del 51,1% e il valore del 28,8%. Dei 23 bandi 16 hanno riguardato i settori ordinari, per 0,6 milioni di euro di servizi, e 7 i settori speciali, per 1,7 milioni di euro. Nei due mesi del 2021 sono stai pubblicati 376 bandi per 6.994,4 milioni di euro di lavori, con una crescita del 168,6% nel numero e del 1.930,4% nel valore rispetto agli stessi mesi del 2019. Nei primi due mesi del 2021 le gare rilevate per appalti integrati sono state 63, di cui 62 con valore noto per 486,1 milioni di euro, -6% nel numero e -0,4% nel valore.