Avete mai pensato a quelle architetture effimere che spesso si vedono durante alcuni eventi, nei negozi o, perché no, nei musei? Certamente non sono strutture destinate a durare in eterno, ma spesso non si pensa al costo effettivo che queste strutture comportano.
Temporary store, un problema di smaltimento. La città di Londra - forte dei suoi 1.418 negozi temporanei che fanno ampio uso di queste strutture - ha cercato di ridurre l’impatto che queste “architetture dell’effimero” producono sui costi di smaltimento, con l’obiettivo di ridurre i rifiuti prodotti dalla costruzione edilizia (circa il 70% dei rifiuti totali della città) e incrementare la percentuale di riciclo del 14% entro il 2020.
L'innovazione Osteobotics. La soluzione arriva da un team di ricercatori dell’ AA School of Architecture che ha messo a punto un'innovativa tecnologia di costruzione - chiamata Osteobotics - che utilizza una plastica a bassa temperatura di fusione con polimeri biodegradabili e dei robot per l’estrusione.
La particolare tecnica consente di ridurre quasi a zero il costo di smaltimento; infatti, l’utilizzo di questi particolari polimeri consente il recupero totale del materiale da costruzione che può essere così rilavorato, oppure può essere smaltito naturalmente attraverso il naturale processo di biodegradazione.
Oteobotics Infusion AADRL Shajay Booshan Studio 2015 Teaser from sulaf on Vimeo.