È un bilancio ampiamente positivo, quello della nona edizione di RemTech Expo, che consolida il proprio ruolo di principale evento in Italia sui temi della bonifica e della riqualificazione dei siti contaminati, della protezione della costa e della gestione dei sedimenti, della prevenzione del rischio idrogeologico, del riutilizzo dei materiali inerti e della sostenibilità delle opere.
RemTech continua a crescere in maniera significativa – osserva Filippo Parisini, Presidente di Ferrara Fiere Congressi, che organizza la manifestazione in partnership con la Regione Emilia-Romagna – e rende Ferrara centrale nel segmento ambientale, che è stabilmente in cima all’agenda internazionale, come dimostrano anche l’attenzione di Papa Francesco e del Segretario generale dell'Onu Ban Ki Moon.
Alle considerazioni di Parisini fanno eco quelle di Silvia Paparella, project manager di RemTech:
Abbiamo registrato un incremento della componente tecnologica e di innovazione, con droni, robot, software all’avanguardia. Molto intensa è stata, poi, l’interazione tra produttori e utilizzatori di tecnologie, servizi e strumentazioni per la bonifica e la tutela dell’ambiente, con tavoli di lavoro operativi e l’avvio di nuovi progetti.
Vorrei sottolineare – ha aggiunto Paparella – il grande contributo della Protezione Civile che, malgrado l’emergenza a Piacenza, è riuscita ad allestire in Fiera un vero e proprio campo di smistamento per gli operatori e di assistenza alla popolazione, con esercitazioni e momenti di formazione in continuo. Senza contare la collaborazione con #italiasicura, che proseguirà nei prossimi mesi, per costruire un percorso – sicuramente non semplice né breve – di messa in sicurezza del territorio.
Se Assoporti e le Autorità Portuali – ha proseguito – hanno fornito un apporto fondamentale sul tema dei dragaggi, con Confindustria abbiamo avviato, sul tema delle bonifiche, un’importante progetto, che ci vede impegnati a fornire alle imprese un servizio permanente di problem-solving sulle questioni ambientali.
Notevoli, infine – ha concluso –, i passi avanti che la manifestazione ha compiuto sul piano della comunicazione e degli strumenti di dialogo, dal confronto tra gli attori coinvolti nei World Cafè al primo seminario sulla comunicazione ambientale, promosso in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti.