Oggi ricorre l’Overshoot Day 2024, il giorno del sovrasfruttamento della Terra calcolato ogni anno dal Global Footprint Network. Questo giorno segna il momento in cui l’umanità ha consumato tutte le risorse che il pianeta è in grado di rigenerare in un anno. In soli sette mesi, abbiamo esaurito ciò che la Terra produce in dodici.
Secondo il Global Footprint Network, stiamo consumando risorse a un ritmo equivalente a 1,7 pianeti all’anno, un numero che potrebbe salire a due entro il 2030.
Come viene effettuato il calcolo?
Il calcolo si basa sulla divisione della biocapacità del pianeta (la quantità di risorse ecologiche che la Terra può generare in un anno) per l’impronta ecologica dell'umanità (la domanda di risorse da parte delle nostre società nello stesso anno), moltiplicato per 365, il numero di giorni in un anno.
Negli anni, l’Overshoot Day è stato anticipato sempre più. Nel 1974 cadeva il 30 novembre, nel 2004 il 2 settembre e nel 2014 il 5 agosto. Questo riflette il crescente debito ecologico dell'umanità.
L’Italia è tra i Paesi con il più alto debito ecologico: il suo Overshoot Day nel 2024 è stato il 19 maggio.
Cosa sta facendo l’Europa?
L'Europa risponde al debito ecologico con il Green Deal, focalizzato sulla decarbonizzazione del sistema energetico.
Il Green Deal si basa su tre principi fondamentali:
- Garantire un approvvigionamento energetico sicuro e a prezzi accessibili per l’UE;
- Sviluppare un mercato dell'energia pienamente integrato, interconnesso e digitalizzato;
- Dare priorità all'efficienza energetica, migliorare il rendimento energetico degli edifici e sviluppare un settore energetico basato su fonti rinnovabili.
Seguendo questi principi, la Commissione Europea mira a ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990, attraverso il pacchetto “Pronti per il 55%”.
Pronti per il 55%
È l’insieme di proposte volte a rivedere e aggiornare le normative dell’UE per garantire una transizione giusta e socialmente equa; mantenere e rafforzare l’innovazione e la competitività dell’industria dell’UE assicurando allo stesso tempo parità di condizioni rispetto agli operatori economici dei paesi terzi; e sostenere la posizione leader dell'UE nella lotta globale contro i cambiamenti climatici.
Il pacchetto “Pronti per il 55%” è composto da dodici direttive e regolamenti.
- Sistema di scambio di quote di emissione dell’UE: riformare il mercato delle emissioni, con particolare attenzione ai trasporti;
- Regolamento sulla condivisione degli sforzi: fissare obiettivi annuali vincolanti per le emissioni di gas serra per gli Stati membri;
- Uso del suolo e silvicoltura (LULUCF): allineare le attività di uso del suolo e silvicoltura con altre iniziative;
- Infrastruttura per combustibili alternativi: accelerare lo sviluppo di infrastrutture per veicoli a combustibili alternativi;
- Meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere: evitare la delocalizzazione della produzione in paesi terzi per ridurre le emissioni;
- Fondo sociale per il clima: affrontare l’impatto sociale e distributivo del nuovo sistema di scambio di quote di emissione;
- ReFuelEU Aviation e FuelEU Maritime: promuovere l’uso di carburanti sostenibili nei trasporti aereo e marittimo;
- Norme sulle emissioni di CO₂ per autovetture e furgoni: introdurre obiettivi di riduzione delle emissioni più ambiziosi;
- Tassazione dell’energia: rivedere la direttiva sulla tassazione dei prodotti energetici e dell’elettricità;
- Energia rinnovabile: aumentare l’obiettivo di promozione delle energie rinnovabili;
- Efficienza energetica: aumentare l’obiettivo di efficienza energetica a livello UE;
- Prestazione energetica nell'edilizia: rendere gli edifici più efficienti energeticamente entro il 2030 e oltre.