Dopo anni di dati sconfortanti per il comparto delle costruzioni arrivano le buone notizie. Il 2015 segna una svolta importante sul fronte dei pagamenti. Rispetto ad un anno fa, i pagamenti oltre i 30 giorni di ritardo, uno dei principali indicatori dello stato di salute delle imprese, sono infatti calati per il comparto edile del 12,1%. A rivelarlo è l'autorevole Studio Pagamenti, aggiornato a fine marzo 2016, realizzato da Cribis D&B, la società del Gruppo Crif. L'edilizia, emerge dai dati, dopo anni difficili, centra una buona performance con il 39,4% di imprese puntuali. Un dato 'sporcato' soltanto dalla percentuale dei ritardi considerati gravi, che si attesta ancora all'11,6%.
La ripresa c'è
Il panorama generale che ne emerge è ad ogni confortante. I gravi ritardi da parte delle imprese italiane sono in netto calo. Rispetto ad un anno fa, i pagamenti oltre i 30 giorni di ritardo sono infatti calati del 12,1%. Il 35,1% delle imprese italiane paga alla scadenza, il 51,1% entro il mese di ritardo ed infine è pari al 13,8% la percentuale dei ritardi gravi. Un dato, quest’ultimo, che ha raggiunto il suo minimo storico dal 2010 ad oggi anche se rispetto proprio a 6 anni fa è cresciuto del 150,9%.
Analisi territoriale
A livello territoriale le imprese del nord est sono le più puntuali d’Italia: il 43,5% paga alla scadenza mentre i ritardi gravi sono solo l’8,1%. Situazione opposta per il sud e le isole, dove il 22,1% è virtuoso e ben il 23,2% delle imprese si trova in forte difficoltà nel saldare i debiti con i fornitori. Bene anche il nord ovest, situazione intermedia per il centro Italia. Entrando nel dettaglio delle singole Regioni è la Lombardia, per la prima volta dopo anni, ad aggiudicarsi il primo posto in fatto di puntualità con il 45,2% di imprese virtuose. Perde invece il suo primato l’Emilia Romagna, con il 44,9%. In fondo alla classifica troviamo la Sicilia con solo il 18,7% di pagamenti regolari. Male anche Calabria (20,6%) e Campania (20,8%) e Sardegna (22,2%).
Analisi settoriale
Il comparto dei servizi finanziari è quello che gode di miglior salute con una quota del 45% di performance virtuose. Bene, come già detto, anche l’edilizia. Mentre si registrano grandi difficoltà per il commercio al dettaglio, dove solo un una impresa su quattro (24,9%) è virtuosa e il 22% salda le fatture con oltre il mese di ritardo. Nel corso di questi ultimi 6 anni il settore che ha reagito meglio alla congiuntura economica è quello dei trasporti e della distribuzione, che ha visto crescere solo del 46,9% la percentuale dei cattivi pagatori.