Si sono appena conclusi i lavori per il nuovo quartier generale della BNL - Gruppo BNP Parisbas - che, completati gli allestimenti degli interni, diventerà pienamente operativo nell’estate del 2017. Le ambizioni del progetto e della Committenza, unite ai vincoli dettati dalla conformazione dell’area, una stretta fascia a ridosso dei binari, e dall’esigenza di preservare la cisterna dell’acqua disegnata da Angiolo Mazzoni, costituivano una sfida di grande complessità.
Il tema progettuale è stato brillantemente risolto grazie alla visione architettonica e urbanistica dello Studio 5+1AA Alfonso Femia Gianluca Peluffo, autori di progetti di grande rilievo e vincitori di uno degli ULI Global Awards For Excellence per il progetto dei Docks di Marsiglia.
Riqualificazione urbana, benessere, efficienza e sostenibilità
Il complesso direzionale - 230 metri di lunghezza, 12 piani fuori terra più 4 livelli interrati, 75.000 metri quadrati di superficie - è il più importante intervento privato realizzato a Roma negli ultimi anni. Saranno circa 3000 i lavoratori che ogni giorno raggiungeranno la nuova sede dove al loro benessere sono dedicati grandi spazi, circa il 25%, destinati ad asilo, palestra, ristorante aziendale, infermeria, auditorium, ecc.
La realizzazione di un’opera così complessa, completata nei tempi previsti e nel pieno rispetto del budget iniziale, ha richiesto un grande impegno ingegneristico, tecnologico, di ricerca e selezione dei materiali, di studio degli aspetti energetici, di comfort ambientale e di sostenibilità. Dietro al complesso movimento facciate, così esteticamente impattante, si nascondono diverse soluzioni tecnologiche, messe a punto da Stahlbau Pichler, che vanno dalla facciata vetrata a cellule, alla facciata ventilata con i particolari rivestimenti ceramici diamantati dalla sagoma tridimensionale con un’alternanza di superfici assorbenti e non che contribuisce all’efficienza energetica dell’intera struttura.
In sintonia con la policy ambientale del Gruppo Bnp Parisbas, il progetto prevede sistemi a basso consumo idrico ed elettrico, massimo utilizzo dell’illuminazione naturale, un campo fotovoltaico in copertura che produrrà circa il 50% del fabbisogno energetico necessario per la climatizzazione dell’edificio e una vasca per la raccolta delle acque meteoriche che alimenterà i servizi igienici e l’impianto di irrigazione delle aree verdi. Si stima che i livelli di efficienza e sostenibilità raggiunti consentiranno l’ottenimento della Classe A e la certificazione LEED Gold.
A questi risultati ha contribuito anche l’utilizzo dei pannelli isolanti Stiferite Class SK, utilizzati in circa 7000 metri quadrati di facciata e forniti, sulla base delle esigenze di resistenza termica delle diverse superfici in due diversi spessori: 80 mm, R = 3,08 m2K/W, e 100 mm, R = 3,85 m2K/W. Il pannello Class SK è costituito da schiuma poliuretanica , tipo poliyso, rivestita da ambo i lati in fibra di vetro saturata, ed è specifico per l’isolamento termico di pareti dall’esterno. Come per tutti i prodotti della gamma, anche per Class SK sono stati effettuati studi di Life Cycle Assessment su cui si basa la Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD) rilasciata secondo una procedura verificata da Ente Terzo (IBU - Institut Bauen und Umwelt).