Efficientamento energetico

Parlamento UE: per i biocarburanti di prima generazione tetto del 7% entro il 2020

Gli Stati membri dovranno fissare, entro 18 mesi dall’entrata in vigore della direttiva, un obiettivo nazionale per i biocarburanti avanzati, con un target indicativo minimo dello 0,5% entro il 2020

mercoledì 29 aprile 2015 - Redazione Build News

biocarburanti_europarlamento

I biocarburanti avanzati avranno un peso specifico maggiore nel raggiungimento del target per i trasporti al 2020.

Il Parlamento europeo ha infatti approvato la proposta per mettere un tetto alla produzione di biocarburanti derivati dalle colture e accelerare il passaggio verso fonti alternative di seconda generazione.  

Un primo passo era già stato fatto qualche settimana fa con l’accordo raggiunto in commissione Ambiente dell'Europarlamento sul piano per accelerare il passaggio alle fonti alternative e porre un freno all’utilizzo di combustibili tradizioni, sfruttando rifiuti e alghe.

“Abbiamo raggiunto obiettivi molto alti, sia in termini di riduzione delle emissioni di gas serra sia di progresso tecnologico. Se l’Europa non si muove in avanti, rimarrà indietro”, ha dichiarato il relatore del provvedimento, l'eurodeputato Nils Torvalds (Alde, FI).

PER I BIOCARBURANTI DI PRIMA GENERAZIONE MASSIMO 7% DEL CONSUMO ENERGETICO FINALE ENTRO IL 2020. Gli Stati membri hanno approcci diversi sui biocarburanti avanzati: in particolare, alcuni sono in disaccordo sui fattori Iluc (Indirect land use change), ossia l’impatto negativo del cambiamento indiretto dell’incarico del suolo sulle emissioni di gas a effetto serra delle colture utilizzate per i biocarburanti di prima generazione. Attualmente la normativa vigente impone agli Stati europei di coprire con fonti rinnovabili almeno il 10% del consumo di energia nel settore dei trasporti entro il 2020. Le norme approvate ora prevedono invece che i biocarburanti di prima generazione - cioè quelli provenienti da colture di terreni agricoli come mais, colza e olio di palma - rappresentino al massimo fino al 7% del consumo energetico finale nel settore dei trasporti entro il 2020.

GLI STATI MEMBRI DOVRANNO FISSARE, ENTRO 18 MESI DALL’ENTRATA IN VIGORE DELLA DIRETTIVA, UN OBIETTIVO NAZIONALE PER I BIOCARBURANTI AVANZATI. Si tratta di una limitazione necessaria affinché le quote dei biocarburanti tradizionali vengano ridotte ma non eliminate del tutto rispetto alla seconda generazione (prodotta cioè da alghe e rifiuti). In aggiunta a questo tetto, gli Stati membri dovranno fissare, entro 18 mesi dall’entrata in vigore della direttiva, un obiettivo nazionale per i biocarburanti avanzati: la proposta stabilisce un target indicativo minimo dello 0,5% entro il 2020. Gli Stati europei, tuttavia, potranno fissare anche un obiettivo più basso per determinati motivi, come ad esempio un potenziale limitato di produzione, vincoli tecnici o climatici o l'esistenza di politiche nazionali che già destinano fondi commisurati agli incentivi per l'efficienza energetica e di trasporto elettrico. Tuttavia, quelle prodotto da biocarburanti avanzati avranno un peso specifico maggiore nel raggiungimento del target complessivo del 10% di rinnovabili nel settore trasporti entro il 2020.

Idrogeno verde, una soluzione per l'energia del futuro. Ma oggi è ancora troppo caro

L'obiettivo crescita sostenibile è raggiungibile attraverso l'utilizzo dell'idrogeno verde. Ma al momento... Leggi


Bonus elettrodomestici green, spunta il nuovo contributo per rendere la casa più efficiente

Il governo ha allo studio l'introduzione di un nuovo bonus elettrodomestici, che... Leggi

Potrebbe interessarti


Iscriviti alla newsletter di Build News

Rimani aggiornato sulle ultime novità in campo di efficienza energetica e sostenibilità edile

Iscriviti

I più letti sull'argomento


Efficientamento energetico copertina articolo
Quota rinnovabili negli edifici: obblighi e proroghe

Alla luce del Milleproroghe, che ha rinviato al 2018 l’aumento dal 35%...

Dello stesso autore