Tra i principali elementi che hanno frenato il pieno sviluppo del partenariato pubblico privato (PPP) in Italia “emergono, in particolare, le vischiosità proprie di tutto il comparto dei lavori pubblici (indipendentemente dalle forme di finanziamento) e la scarsa attività propulsiva delle amministrazioni, che spesso non percepiscono appieno la complessità insita in un’operazione di finanza di progetto”.
È quanto si legge nello studio "Il Partenariato Pubblico Privato: normativa, implementazione metodologica e buone prassi nel mercato italiano", presentato nei giorni scorsi presso la sede del Dipartimento per gli Affari Regionali.
PROGETTO E.P.A.S. Lo studio, realizzato nell’ambito delle attività previste nel progetto E.P.A.S. –“Empowerment delle Pubbliche Amministrazioni regionali e locali delle aree Obiettivo Convergenza nella gestione e nell’utilizzo di strumenti innovativi e d’ingegneria finanziaria per lo sviluppo economico locale e per lo sviluppo sostenibile delle aree urbane” - è strutturato in due sezioni: Linee guida normative e metodologiche e Linee Guida operative.
“Mentre la riforma legislativa fornisce una risposta al primo ordine di difficoltà, sono proprio i comportamenti delle amministrazioni a determinare il successo o l’insuccesso della finanza di progetto in Italia”, sottolinea lo studio. “Non necessariamente il completamento del procedimento deve essere considerato di per se stesso un successo. Se spesso le amministrazioni concedenti hanno svolto correttamente il loro compito nell’analisi tecnico-economica delle offerte e nelle successive fasi negoziali fino all’affidamento della concessione, è da dimostrare che in tutti i casi le proposte del settore privato siano state sottoposte a stringenti verifiche di congruità. Esistono quindi margini di miglioramento nella qualità dell’azione delle amministrazioni su questo aspetto”, osserva lo studio.
COME MIGLIORARE L'UTILIZZO DEL PPP. Al fine di migliorare l’utilizzo del partenariato pubblico privato nelle pubbliche amministrazioni, potrebbe essere opportuno:
- definire di piani generali di settore all’interno dei quali ricondurre la programmazione delle singole iniziative;
- stabilire priorità agli investimenti più immediatamente realizzabili;
- rendere obbligatoria la predisposizione del PPP test per i programmi infrastrutturali sia nazionali sia locali;
- definire modelli operativi standard da diffondere presso le amministrazioni aggiudicatrici;
- standardizzare l’Eurostat test per creare già in fase di programmazione progetti con caratteristiche “Eurostat friendly”;
- predisporre modelli contrattuali standard (Convenzione);
- intervenire e porre chiarezza nell’iter di approvazione delle leggi di spesa.
DECALOGO PER I DECISORI. Lo studio propone il seguente decalogo per i decisori:
1. Il PPP è un’operazione strutturata e complessa.
2. Il PPP è basato essenzialmente sulla possibilità di realizzare un’opera e di recuperare i capitali investiti (di debito e di rischio) attraverso i flussi di cassa generati dal progetto.
3. Il fulcro del PPP è costituito dal security package, dalla elaborazione del piano economico-finanziario e della convenzione.
4. La strutturazione di un’operazione di PPP presuppone processi di negoziazioni di contratti commerciali e finanziari volti all’allocazione dei rischi ottimale che permetta l’individuazione della bancabilità del progetto.
5. L’utilizzo del PPP non può essere una scelta incondizionata, ma deve dipendere da un’analisi dettagliata di tutti gli elementi che ne permettono il “montaggio”.
6. L’utilizzo del PPP da parte della P.A. non deve essere legato “semplicemente” alla possibilità di limitare l’utilizzo di risorse finanziarie proprie, ma anche alla possibilità di trasferire certe tipologie di rischio all’operatore privato.
7. L'utilizzo del PPP deve avere come sottostante una massa critica di domanda, che si può raggiungere attraverso l'unione di più comuni o più enti concedenti.
8. L'utilizzo del PPP presuppone risorse da investire in uno studio di fattibilità.
9. L'utilizzo del PPP presuppone un allungamento dei tempi di avvio dell’iniziativa.
10. L'utilizzo del PPP comporta maggiori costi di strutturazione dell’operazione.