A seguito del convegno del 24 Novembre 2015 “Partenariato Pubblico-Privato: una Proposta per il Rilancio”, il Gruppo inter-istituzionale sul Partenariato Pubblico-Privato coordinato dal MEF-Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato – Ispettorato Generale per la Contabilità e la Finanza pubblica (IGECOFIP) ha attivato una consultazione pubblica online sul Documento “Guida alle Pubbliche Amministrazioni per la redazione di un Contratto di Concessione di Progettazione, Costruzione e Gestione di Opere Pubbliche mediante Società di Progetto (ai sensi degli articoli 3, comma 15-ter e 143, comma 9 del Codice dei Contratti)”.
Il documento mette a disposizione delle Amministrazioni pubbliche un modello contrattuale orientativo che consenta alle stesse di mantenersi nell’ambito di formule applicative corrette ai fini della finanza pubblica e che, al contempo, tenga in considerazione alcune delle condizioni ordinariamente richieste per favorire il finanziamento di opere pubbliche o di pubblica utilità con capitali privati.
LE FORME DI PARTENARIATO PUBBLICO PRIVATO. Le forme di PPP sono molteplici: l’art. 3 comma 15 ter del Codice dei Contratti definisce i contratti di PPP come i «contratti aventi per oggetto una o più prestazioni quali la progettazione, la costruzione, la gestione o la manutenzione di un'opera pubblica o di pubblica utilità, oppure la fornitura di un servizio Rientrano, a titolo esemplificativo, tra i contratti di partenariato pubblico privato la concessione di lavori, la concessione di servizi, la locazione finanziaria, il contratto di disponibilità, l'affidamento di lavori mediante finanza di progetto. Possono rientrare altresì tra le operazioni di partenariato pubblico privato l'affidamento a contraente generale ove il corrispettivo per la realizzazione dell'opera sia in tutto o in parte posticipato e collegato alla disponibilità dell'opera per il committente o per utenti terzi…alle operazioni di partenariato pubblico privato si applicano i contenuti delle decisioni Eurostat».
MODELLO DI CONVENZIONE. Tra le diverse forme di PPP, il modello di Convenzione elaborato in questa sede ha per oggetto un contratto di concessione di progettazione, di costruzione e gestione di opere pubbliche destinate all’utilizzazione diretta da parte delle AP, a fronte delle quali l’amministrazione concedente paga canoni di disponibilità dell’opera e canone per i servizi resi dal Concessionario nonché, ove previsto, un contributo pubblico a fondo perduto.
La Convenzione nasce, pertanto, come contratto standard di PPP di concessione di costruzione e gestione principalmente di opere a tariffazione sulla PA (cfr. articolo 143, comma 9 del Codice), ma può - con i dovuti adattamenti - essere adeguata ad altre tipologie contrattuali e ai singoli casi concreti. Pertanto, le parti possono introdurre e/o specificare in dettaglio aspetti rilevanti del contratto che intendono stipulare. Ciò che non dovrebbero disattendere è l’applicazione del principio della corretta allocazione dei rischi.
PIANO ECONOMICO-FINANZIARIO (PEF). Il modello di Convenzione si compone di 35 articoli corredati di definizioni riportate in un apposito Allegato (Allegato II). Rappresenta altresì parte integrante della Convenzione l’Allegato I, nel quale sono elencati i principali “Documenti contrattuali” attinenti le varie fasi dell’operazione di partenariato. Tra questi, gioca un ruolo fondamentale il Piano Economico-Finanziario (PEF). Il PEF, e ogni suo aggiornamento (inclusi gli aggiornamenti relativi a proposta, negoziazione e accordo per la revisione del PEF anche in seguito alla sottoscrizione del contratto di finanziamento), dovrebbe essere consegnato dal Concessionario all’amministrazione in formato elettronico pienamente utilizzabile (a formule aperte).
MATRICE DI ALLOCAZIONE DEI RISCHI. Altro fondamentale documento riportato in Allegato (III) è la Matrice di allocazione dei rischi dove sono indicati, per ciascun rischio, il soggetto su cui ricade il rischio, nonché gli articoli e i commi di riferimento della conversazione standard, dove tali rischi sono trattati/allocati. La Matrice dei rischi è estremamente importante in quanto consente all’Amministrazione di effettuare un “check” sulle principali clausole contrattuali, verificando se le stesse siano state formulate in modo da assicurare la corretta allocazione dei rischi.
NOVE SEZIONI. La struttura dell’articolato si compone nel modo seguente:
- Sezione I : definisce le “Condizioni generali” del Contratto, il suo oggetto e la durata;
- Sezione II: individua il partner privato nella società di progetto (SPV), disciplinando il caso di un eventuale mutamento nella compagine della SPV;
- Sezione III: contiene in modo chiaro e puntuale gli obblighi delle Parti;
- Sezione IV: rappresenta la parte centrale della Convenzione. In essa sono definite le clausole negoziali essenziali per definire i rapporti tra le Parti nelle singole fasi di progettazione, costruzione e gestione dell’Opera;
- Sezione V: disciplina il verificarsi di eventi di Forza maggiore e i conseguenti casi di sospensione totale dei lavori, di sospensione di uno o più Servizi e relative proroghe;
- Sezione VI: rappresenta un’altra parte essenziale del rapporto concessorio in quanto individua i presupposti e le condizioni di equilibrio Economico-finanziario e circoscrive gli eventuali casi in cui le Parti possono attivare la procedura di revisione del PEF;
- Sezione VII: stabilisce entità e scansione temporale dei pagamenti di (eventuale) contributo in corso d’opera, canone di disponibilità, canone per i servizi che il Concedente si impegna a corrispondere al Concessionario, soddisfatto il livello ottimale degli standard quantitativi e qualitativi così come statuito dalle Parti nel Capitolato di gestione. Al mancato rispetto del livello ottimo di prestazioni e/o servizi, corrispondono decurtazioni automatiche dei canoni da parte del Concedente, nonché l’applicazione di cospicue penali;
- Sezione VIII: individua e regola le forme e modalità relative al versamento delle cauzioni e alla sottoscrizione delle polizze previste dalla normativa vigente;
- Sezione IX: è la parte finale della Convenzione, in cui si disciplinano i casi di conclusione patologica del rapporto contrattuale e le conseguenze economico-finanziarie.
IL 29 FEBBRAIO 2016 SCADENZA CONSULTAZIONE. Il termine della consultazione è fissato al 29 febbraio 2016. I soggetti interessati alla consultazione possono inviare proposte di modifica:
i) al Testo dello Schema di Convenzione e ai relativi Allegati, riportando gli specifici articoli/parti su cui si è intervenuti ed evidenziando le modifiche apportate al testo originale, anche in modalità revisione;
ii) alla Relazione illustrativa, indicando le ragioni fondanti le modifiche sostanziali proposte.
I contributi vanno trasmessi al seguente indirizzo email: igecofip.uff8.rgs@tesoro.it