Nel mese di marzo 2016 i soggetti che hanno aderito al regime agevolato forfetario, incentivati dalle modifiche introdotte dalla legge di stabilità 2016, risultano 17.653, pari a 34,6% del totale delle nuove aperture, con un aumento del 18,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Lo ha rilevato l'Osservatorio sulle partite Iva del Dipartimento delle Finanze del Mef.
Nel mese di marzo 2016 sono state aperte 51.009 partite Iva e, in confronto con il corrispondente mese dell’anno precedente, si registra una leggera flessione (-2,7%).
La distribuzione per natura giuridica mostra che il 71,6% delle nuove partite Iva è stato aperto dalle persone fisiche, il 22,4% dalle società di capitali e il 5,3% dalle società di persone. La percentuale dei “non residenti” e delle “altre forme giuridiche” è pari allo 0,6%. Rispetto al mese di marzo 2015 si osserva un calo di avviamenti: più contenuto per le persone fisiche (-0,8%) e per le società di capitali (-3,7%),più rilevante per le società di persone (-19%).
RIPARTIZIONE TERRITORIALE. Riguardo alla ripartizione territoriale, il 43,2% delle nuove partite Iva è localizzato al Nord, il 22,4% al Centro e il 34,2% al Sud ed Isole. Rispetto al corrispondente mese dello scorso anno alcune Regioni presentano incrementi assai consistenti. E’ il caso del Molise (+ 40%) e delle Province autonome di Trento (+32,2%) e Bolzano (+13,7%). Significative flessioni si rilevano, invece, in Valle d’Aosta (-22,7%), Friuli -Venezia Giulia (-11,7%) e Calabria (-11%).
+11,1% NEL COMPARTO DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI. In base alla classificazione per settore produttivo, il commercio continua a registrare il maggior numero di aperture di partite Iva (il 22,4% del totale), seguito dalle attività professionali (14,2%) e dall’agricoltura (10,8%). Rispetto al mese di marzo 2015, tra i settori principali si registra un incremento delle nuove aperture nel comparto delle attività professionali (+11,1%), dell’istruzione (+8,9%) e dell’agricoltura (+6%), mentre si segnalano cali di avviamenti nelle attività manifatturiere (-10%), nel commercio (-9,6%) e nel noleggio/servizi alle imprese (-9,3%).
Tra le persone fisiche la ripartizione per genere è relativamente stabile: il 62,8% del totale delle nuove partite Iva è stato aperto da soggetti di sesso maschile. Il 46,5% degli avviamenti è riferito a giovani fino a 35 anni e il 34,6% a soggetti di età compresa nella fascia dai 36 ai 50 anni. Rispetto al corrispondente mese dello scorso anno, la distribuzione per classi di età evidenzia una flessione la classe più anziana, oltre i 65 anni,(-12,2%), mentre le altre classi mostrano lievi variazioni.
Il 17% di coloro che a marzo 2016 hanno aperto una partita IVA risulta nato all’estero.