Per tutti i professionisti tecnici che hanno optato per il regime dei minimi negli ultimi anni – nel 2015 e negli anni precedenti – rimane salva l'applicazione dei minimi al 5%.
L'articolo 8, comma 3 del disegno di legge di Stabilità 2016, ora all'esame del Senato, prevede infatti che l’estensione a cinque anni complessivi della disciplina di vantaggio per le nuove attività, con la riduzione dell’aliquota al 5%, si applichi, per gli anni 2016, 2017, 2018 e 2019, anche ai soggetti che hanno iniziato una nuova attività nel 2015.
Ricordiamo che la legge n. 190/2014 consente ai contribuenti che, al 31 dicembre 2014, si avvalgono del regime fiscale di vantaggio - minimi al 5% - di continuare ad avvalersene fino alla naturale scadenza. Il regime dei minimi, pertanto, si applica limitatamente ai contribuenti che già se ne avvalevano alla data del 31 dicembre 2014, fino alla sua scadenza naturale, ovvero un quinquennio o il compimento del trentacinquesimo anno di età.
DAL 2016 IL REGIME FORFETTARIO L'UNICO AGEVOLATO. A partire dal 2016 l’unico agevolato sarà il regime forfettario. Per i professionisti che hanno avviato una nuova attività entro il 2015 rimane confermata l'aliquota al 5% per i primi 5 anni e fino ai 35 anni di età.
Per i lavoratori autonomi e le partite Iva, vengono ammorbidite le condizioni che consentono l’accesso e la permanenza all’interno del regime forfettario con aliquota del 15%. Inoltre, per i professionisti tecnici la soglia per rientrare passa da 15.000 euro a 30.000 euro, mentre per chi lavora nelle attività “costruzioni e attività immobiliare” sale da 15.000 euro attuali a 25.000 euro.
GESTIONE SEPARATA INPS, PER IL 2016 CONFERMATA AL 27% L'ALIQUOTA CONTRIBUTIVA. Inoltre, la Legge di stabilità 2016 conferma al 27%, anche per il 2016, l’aliquota contributiva dovuta dai lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata Inps. L’aliquota contributiva dovuta dai lavoratori autonomi, titolari di posizione fiscale ai fini Iva, iscritti alla gestione separata Inps, viene ridotta per il 2016 di un punto percentuale, al 27% in luogo del 28% previsto dalla normativa vigente.